
Due immagini di come si presenta il sottopasso ferroviario di via dei Cappuccini
Cosa sta succedendo nel sottopasso ferroviario di via dei Cappuccini? La carreggiata di sinistra per chi lo attraversa in auto andando in direzione della provinciale 51 che porta a Martignana, a circa metà del percorso si presenta ormai da oltre un mese caratterizzata da ristagni di acqua. A qualsiasi ora del giorno e della notte si passi di lì, l’acqua c’è. Piccole quantità, certo, assolutamente niente che possa mettere in pericolo chi deve usare il sottopasso in macchina o in motorino, ma costanti.
Oltre ai ristagni d’acqua sull’asfalto della carreggiata, sono presenti aloni di umidità che si distinguono nettamente sul muro del camminamento su cui passano i pedoni e transitano le biciclette. Sintomi che sembrano suggerire che da qualche parte c’è acqua che esce e che, a cose normali, non dovrebbe farlo. E, almeno a giudicare dal fatto che neanche le temperature torride di queste ultime settimane sono riuscite a scalfire la consistenza del fenomeno, non è poca. E se non c’è un tubo rotto da qualche parte, tutta quell’umidità da dove arriva? E perché?
La scorsa estate, proprio in questo periodo, il sottopasso di via dei Cappuccini è stato oggetto di lavori di manutenzione alle griglie di raccolta delle acque piovane, quindi, almeno da quel punto di vista, dovrebbe essere tutto a posto. Ma l’interrogativo su cosa sia a provocare i ristagni d’acqua sull’asfalto e l’umidità sul muro rimane. Queste domande se le sono fatte in tanti, il sottopasso in questione rimane il più transitato di quelli cittadini, e alcuni lettori le hanno poste anche al nostro giornale.
A chi scrive non resta che riportare questa richiesta di spiegazioni su quanto sta accadendo e di intervento per sistemare la situazione, sottoponendola a chi è preposto, appunto, a intervenire. Con la speranza che lo faccia al più presto, perché la sensazione è che in tutto questo tempo, si parla ormai di settimane, si sia dispersa una quantità di acqua che, sebbene non quantificabile da quanto appare in superficie, non deve essere stata poca.
Francesca Cavini