Oriana Fallaci, 90 anni fa nasceva la giornalista e inviata di guerra

Giornalista e scrittrice amatissima e odiata, ha interpretato lo scontro tra Islam e Occidente dando vita, con 'La rabbia e l'orgoglio', a un dibattito senza precedenti in Italia e all'estero

Oriana Fallaci (Mascellani)

Oriana Fallaci (Mascellani)

Firenze, 15 settembre 2016 - Oriana Fallaci domani, 29 giugno, avrebbe compiuto 90 anni. Nata a Firenze nel 1929, e scomparsa il 15 settembre del 2006, è stata amatissima e odiatissima nello stesso tempo. E' stata una delle rare donne intellettuali ad aver in qualche modo accompagnato negli anni l’evoluzione sociale dell’Italia. "Nata povera in una famiglia di antifascisti, cresciuta in fretta nella Resistenza, si è presentata in una redazione appena uscita dal liceo e in pochi anni si è imposta in un lavoro allora dominato dagli uomini. Ha scoperto l'America negli anni '50, diventando amica dei divi di Hollywood e degli astronauti della Nasa", si legge nel libro 'Oriana, una donna" di Cristina De Stefano che ne racconta la vita. La Falllaci si è trasferita a New York negli anni '60, per essere al centro dell'impero della comunicazione globale. È andata in Vietnam nel 1967, unica giornalista italiana a farlo, per avere finalmente il diritto di scrivere di politica come voleva lei. Ha affrontato l'uomo più potente dell'epoca, Kissinger, conquistandosi la fama planetaria che sarà poi il trampolino per la stagione dei grandi romanzi della maturità. E nella vita privata ha rivendicato fino all'ultimo il diritto di vivere senza tabù, come un uomo, con "un ventre e dei desideri".

E nel giorno di quello che sarebbe stato il suo novantesimo compleanno, Rai Cultura rende omaggio alla scrittrice e giornalista toscana proponendo lo spettacolo «Le parole di Oriana in concerto», in onda in prima visione domani alle 21.15 su Rai5, con la regia e l'interpretazione di Maria Rosaria Omaggio. Si è detto molto su Oriana Fallaci in questi ultimi tempi. E, a oltre dieci anni dalla sua scomparsa, le sue profetiche dichiarazioni continuano a far discutere. Oriana Fallaci non può che essere raccontata attraverso la sua vasta opera, per avere un ritratto obiettivo della sua complessa e lunga attività congiuntamente alle tante sfaccettature di un carattere forte e fragile, indomito e solitario, determinato ma ironicamente toscano. Con le sue parole, frasi testuali dall'inconfondibile stile sempre narrato in prima persona, Maria Rosaria Omaggio riporta in vita Oriana Fallaci; una Oriana che si racconta, una Penelope che svela Cassandra, presenta se stessa, in una sorta di conferenza, rivelando la natura intima delle sue scelte, perfino delle delusioni amorose che hanno inevitabilmente segnato il suo carattere. Ne nasce il ritratto di una donna scomoda, dalla imprevedibile e sfaccettata personalità che sorprende per complessità, dimostrandosi aggressiva e fragile, generosa ed egocentrica, cupa e spiritosamente toscana, timida e indomita allo stesso tempo. Il testo è esaltato dal tocco al pianoforte di Cristiana Pegoraro - recente vincitrice del Premio Bellisario - che esegue brani classici amati dalla giornalista, ma anche sue composizioni originali arrangiate per lo spettacolo. Un racconto che si avvale, inoltre, di materiale multimediale, quasi a poter vedere i ricordi che scorrono nella sua mente mentre parla. La sequenza fotografica scelta dalla regia e i video a cura di Carlo Fatigoni e Vincenzo Oliva consentono di cavalcare la sua storia, ma anche quella con la S maiuscola, quella che riguarda ognuno e dove la grande giornalista si inserì «come un tarlo nella Storia».