Ex sacerdote accusato di violenza sessuale

Quattro gli episodi contestati all’uomo, 54 anni, che sarebbero avvenuti in un centro dove sono ospitati immigrati minorenni

Le indagini sui casi di violenza sono condotte dalla polizia

Le indagini sui casi di violenza sono condotte dalla polizia

Orvieto (Terni), 8 dicembre 2021 - "Se non fai il gay con me è un problema". E’ questa la frase con cui l’ex sacerdote avrebbe tentato per l’ennesima volta di costringere una ragazzo di origine africana ad avere rapporti sessuali con lui nella casa di accoglienza per immigrati di Canonica “Don Bosco“, vicino Orvieto, puntandogli anche una pistola alla testa. Le pressioni sul ragazzo non sarebbero tuttavia che la punta dell’iceberg rappresentato da una serie di vere e proprie violenze sessuali, almeno quattro gli episodi contestati, che si sarebbero svolte nel centro gestito dall’associazione religiosa Opera Santa Maria della Luce. Al centro dell’inquietante vicenda c’è un ex sacerdote di 54 anni originario di Cascina in provincia di Pisa, indagato dalla magistratura per violenza sessuale e già al centro di vicende scabrose che avevano portato la Congregazione per la dottrina della fede a ridurlo allo stato laicale nel 2004.

L’uomo che aveva anche svolto per alcuni anni il ruolo di cappellano militare nell’esercito, ad Orvieto aveva simulato ancora l’appartenenza al clero, indossando regolarmente il clergyman e convincendo i gestori della struttura dove sono ospitati immigrati minorenni e farlo lavorare a contatto con questi ragazzi, la cui vita è quasi sempre segnata da esperienze dolorose e traumatiche. I presunti reati sessuali ai danni dei ragazzi africani ospiti del centro si sarebbero verificati tra il 2019 ed il 2020, ma il “don“, come si faceva chiamare da tutti, vi avrebbe lavorato già dal 2016. Tra le testimonianze raccolte dalla polizia, quella di un giovane che avrebbe usato ogni energia per sottrarsi alle ripetute avances sessuali dell’ex prete il quale, una volta alle due di notte, sarebbe arrivato a minacciarlo con un’arma per spingerlo ad assecondare la sue richieste.

All’ennesimo rifiuto del ragazzo, il cinquantenne avrebbe deciso di vendicarsi riuscendo a farlo espellere dal centro, dopo avergli rivolto false accuse che tuttavia avevano portato alla cacciata del ragazzo. L’ex prete lo aveva accusato di avere atteggiamenti violenti, ma quando la prefettura aveva sollecitato un sopralluogo a Canonica per verificare i fatti, il ragazzo aveva raccontato agli agenti di polizia di aver subito ripetuti tentativi di rapporti sessuali da parte dell’uomo nei cui confronti non è stato assunto alcun provvedimento restrittivo.

L’uomo che vive ancora ad Orvieto, è noto da anni alle cronache di mezza Italia. Nel 2015 era stato indagato per il reato di prostituzione minorile a causa di un episodio avvenuto alla stazione Termini, l’anno successivo era stato colpito dal divieto di far ritorno nel Comune di Roma dopo essere stato accusato di atti sessuali con minori e, lo stesso anno, aveva patteggiato al tribunale di Venezia una pena ad un anno e sei mesi e una multa per l’accusa di circonvenzione di incapace, avendo sottratto 200mila euro a due anziani, sempre spacciandosi per prete e dicendo loro che i soldi sarebbero andati in beneficenza.