Perugia, 8 luglio 2023 – Cinquant’anni di note sotto le stelle del jazz. Perugia e l’Umbria celebrano un anniversario storico. Una manifestazione culturale di livello internazionale il cui peso sul Pil della regione, così come sull’occupazione, è stato oggetto di uno studio universitario promosso dall’Agenzia Umbria Ricerche che ha dimostrato come un euro investito nel Festival ne produca almeno tre in termini di ricadute economiche. Un effetto ’moltiplicatore’ anche promozionale in grado di attirare una vastissima platea turistica (di qualità) dall’Italia e dall’estero.
Pensare che negli anni 70 il Festival era mal sopportato dai perugini e dagli umbri in genere, perché a seguire i concerti gratuiti in cartellone arrivavano migliaia di saccopelisti che occupavano il salotto buono della città, saccheggiando bar e pasticcerie con quelli che venivano definiti espropri proletari e usando gli androni dei palazzi del centro come servizi igienici. L’impossibilità di gestire quella enorme folla di persone senza regole, impose nel ’78 uno stop. Nessuno, nemmeno il suo ideatore e direttore artistico Carlo Pagnotta, oggi ancora saldamente al timone con le sue 90 primavere portate come fossero venti di meno, avrebbe mai immaginato che la manifestazione potesse ripartire come invece, fortunatamente fu. Tutt’altro clima e ben altre atmosfere sono quelle che oggi nel capoluogo e in tutta la regione si respirano intorno a UJ. Grandissime star di fama mondiale, come Bob Dylan che ieri sera ha aperto l’edizione del cinquantennale con un parterre de roi all’Arena Santa Giuliana, per non dire dei tanti altri grandi artisti che fino al 16 luglio si alterneranno sui palcoscenici del Festival. Tra loro ospiti straordinari come Mika, Ben Harper, Stewart Copeland, Paolo Conte, e poi Bollani, Kyle Eastwood, Herbie Hancock, Brad Meldau e tanti altri.
“Umbria Jazz – sottolinea l’assessore regionale alla cultura e al turismo Paola Agabiti –, è un patrimonio autorevole della nostra regione, un marchio di fabbrica indelebile della creatività artistica e un segno distintivo dell’accoglienza umbra. Una manifestazione che non è solo musica, non è solo esaltazione di un genere, bensì un vero e proprio evento culturale, in grado di oltrepassare confini, incrociare tendenze, abbracciare nell’alevo delle sue multiformi esperienze ciò che di più autentico e originale la musica sa offrire a chi ha il piacere di ascoltarla". E la Regione, istituzione che è sempre stata al fianco del Festival fin dall’inizio, partecipa alla festa. Perché di questo si tratta. "Proprio così – ribadisce il presidente della Fondazione UJ Gianluca Laurenzi –. Oggi è la festa di tutti. Perugia e l’Umbria indossano il vestito migliore per rinnovare quel mix straordinario di divertimento e grandi note, cultura e qualità della vita".
Anche il suo celebre predecessore Renzo Arbore, oggi presidente onorario, augura al Festival "lunga vita" ricordando le tante avventure condivise con lo storico direttore artistico e amico Carlo Pagnotta. Fu proprio quest’ultimo nell’84 a spingere sul palco di piazza IV Novembre Renzo Arbore che per la prima volta si esibì al clarinetto davanti al pubblico con una band molto speciale della quale facevano parte anche Pupi Avati e Paolo Conte.
"Come immagino i prossimi cinqunt’anni del Festival? Con i successi e l’entusiasmo dei primi cinquanta" dice Carlo Pagnotta che è indubbiamente la vera star di questa straordinaria edizione. Per lui il tradizionale rito dei saluti all’hotel Brufani con gli artisti (molti gli amici di fama mondiale) e all’Arena Santa Giuliana è solo l’inizio di serate che scorrono poi tra la prima fila e il back stage. Secondo le previsioni che prevedono accessi record, saranno decisamente all’insegna del sorriso. Una festa di popolo che non conosce confini.
Per la cronaca, i grandi protagonisti del main stage della serata odierna saranno Stefano Bollani e Kyle Eastwood con L’Umbria Jazz Orchestra e l’Orchestra da camera di Perugia. Concerti gratuiti invece in piazza IV novembre e ai Giardini Carducci tra swing, blues, soul, funky, gipsy insieme alla street parade dei Funk Off alle 11.30 e alle 18, le attività per bambini, la musica nei locali. Alla Galleria Nazionale anche una bella mostra fotografica sui 50 anni di Umbria Jazz.