Toscana, allarme negli agriturismi: “Manca il 15% del personale stagionale: 2000 addetti"

All’appello mancano circa 2000 persone tra cuochi, camerieri, addetti alle pulizie o all'accoglienza. Confagricoltura: “Lo Stato incentivi il lavoro, non solo i sussidi”

Ristorante (immagine di repertorio)

Ristorante (immagine di repertorio)

Firenze, 2 giugno 2021 - I clienti ci sono, ora mancano i lavoratori. Gli agriturismi toscani hanno inaugurato la stagione estiva e stanno cominciando ad accogliere nuovamente i turisti, anche stranieri, ma sono in cerca di personale stagionale: all'appello, secondo le stime di Confagricoltura Toscana, manca il 10-15%, circa 2000 persone tra cuochi, camerieri, addetti alle pulizie o all'accoglienza

“Siamo in difficoltà: gli agriturismi, come le attività alberghiere e quelle di ristorazione, hanno problemi a reperire personale stagionale: probabilmente è l'effetto del reddito di cittadinanza, molti preferiscono percepire il sussidio che lavorare” commenta Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana. “Servirebbero maggiori incentivi per incoraggiare i giovani al lavoro”. Fino a due anni fa  il personale stagionale qualificato e formato, per lo più locale, era molto ambito, “conteso” tra gli agriturismi, ma era reperibile. Quest'anno, forse grazie anche alla maggiore domanda in alcuni settori come la ristorazione, c'è maggior bisogno di incrementare il personale, ma gli annunci sui social, gli uffici di collocamento, e anche il passaparola hanno pochi riscontri. “A rischio sono i servizi offerti; se manca personale vengono per forza di cose ridotti”.

A risentirne sono soprattutto le strutture della costa. “Gli agriturismi di campagna possono contare sul personale utilizzato anche in inverno per i lavori di agricoltura” spiega Daniela Maccaferri, presidente Agriturist Toscana, associazione che fa capo a Confagricoltura e conta circa 400 agriturismi nella regione. “La Toscana risente meno del problema di altre regioni italiane, ma anche qui manca un po' personale qualificato : gli stage con le scuole hanno subito un rallentamento e agli annunci di lavoro che facciamo rispondono in pochi. Il lavoro ci sarebbe, mancano i lavoratori. Ma siamo ottimisti: vogliamo lavorare e ripartire”. 

Il turismo extralberghiero ha registrato un'inversione di tendenza nel mese di maggio dopo un aprile in profondo rosso: a Firenze si passa dal -84% di aprile 2021 al -71% di maggio 2021. E’ quanto emerge dalle proiezioni di Otex, primo osservatorio sul turismo residenziale extralberghiero in Italia promosso dall'associazione Property Managers Italia. L’allentamento delle misure anti Covid, dunque, ha iniziato a dare i suoi frutti in termini di flussi turistici facendo archiviare un mese di aprile che aveva fatto registrare ingenti perdite. Venezia e Firenze, due tra le principali mete turistiche del Paese, ad aprile hanno registrato un calo di fatturato dell’84% rispetto al periodo pre-Covid.  Il mese di maggio, però, ha fatto segnare un'inversione di tendenza e, soprattutto la seconda metà del mese, ha portato degli effetti positivi, e questo dato sembra sensibilmente migliorare nei prossimi mesi. Tutto questo però si scontra con la mancanza di personale, un fenomeno che riguarda le strutture della Toscana come di tutta Italia.

Maurizio Costanzo