Coronavirus, la Svizzera mette la Liguria nella lista rossa

La decisione dovuta al numero di casi nel cluster spezzino. Toti scrive all’ambasciatore: 'Scelta sbagliata, situazione in miglioramento'

Il presidente della Liguria Giovanni Toti

Il presidente della Liguria Giovanni Toti

La Spezia, 25 settembre 2020 - La Svizzera ha incluso la Liguria - insieme a Gran Bretagna, Portogallo, Belgio - nell'elenco degli Stati e Regioni a rischio elevato di contagio da coronavirus. La nuova lista entrerà in vigore lunedì 28 settembre. Chi entra in Svizzera da uno dei paesi e regioni nell'elenco dovrà passare dieci giorni in quarantena. In totale 59 zone sono ora soggette all'obbligo di quarantena, secondo l'elenco aggiornato dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Precisa l'agenzia di stampa svizzera Keystone-Ats. La lista include anche Danimarca, Irlanda, Islanda, Slovenia, Ungheria e Marocco, i territori della Bretagna e i land Alta e Bassa Austria. 

Dopo aver appreso dell'inserimento nella 'lista rossa' la Regione Liguria ha scritto, allegando l'opportuna documentazione di Alisa, al console generale di Svizzera in Italia e per conoscenza al ministro degli Esteri Di Maio affinché «le autorità svizzere tornino su una decisione che risulta falsata da dati disomogenei sul territorio regionale» oppure, in subordine, «limitino le proprie prescrizioni alle sole aree regionali maggiormente colpite dal contagio».

Secondo Regione Liguria, la misura della Sanità Pubblica Svizzera rientra in un meccanismo automatico che scatta nel caso in cui in una regione si superino i 60 casi su 100 mila abitanti in 14 giorni. «Il raggiungimento dei 70 casi ogni 100 mila abitanti è stato superato nei giorni scorsi in Liguria solo nello Spezzino, un salto legato al cluster individuato nella città che sta diminuendo. Invitiamo la Svizzera a considerare il territorio ligure non come un unicum, ma segmentato nelle varie aree di penetrazione e circolazione del virus», dice il presidente della Liguria Giovanni Toti. «Non mi preoccupo affatto del provvedimento preso dalla Svizzera, sapevamo tutti i contorni, la circolazione del virus in Liguria non ce lo devono dire gli svizzeri. È alta in alcune zone. Se no non avremmo varato le ordinanze per La Spezia e il centro storico di Genova. Ritengo squilibrato considerare l'intera Liguria una situazione omogenea», commenta Toti.