Il ministro Bianchi parla agli studenti: "Una scuola migliore è possibile"

Oxfam festival, il ministro dell'istruzione ha incoraggiato i ragazzi ad un cambiamento della scuola in senso più solidale

Firenze, 12 maggio 2022 - Oggi e domani, 13 maggio, all’Istituto degli Innocenti di Firenze si svolge la prima edizione di “Oxfam Festival - Creiamo un futuro di uguaglianza“.

Tra gli argomenti di cui si parla spiccano la salute, l’uguaglianza, i diritti, il lavoro dignitoso, il tema delle persone in fuga e la povertà educativa. Oggi, dopo l’intervento, in mattinata, del Ministro del lavoro Andrea Orlando, nel pomeriggio l'iniziativa si è concentrata sull'istruzione, con il collegamento da Roma del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

L’iniziativa è stata introdotta da un confronto, mediato dal vice direttore de La Nazione Piero Fachin, sui temi della povertà educativa e delle nuove proposte per il futuro. “Se potessi cambiare le cose - ha detto Alessandro Guarducci della Cooperativa Macramè - vorrei che la scuola offrisse ai ragazzi un ambiente di inclusione, invece adesso sono soggetti solo a giudizi continui“. Alessandro Bechini, responsabile italiano dei programmi Oxfam, ha commentato: “Abbiamo capito, in questi anni di lavoro, che una possibile soluzione è connettere l’ambiente scolastico con la realtà territoriale vissuta dagli studenti e dalle loro famiglie“.

È poi intervenuto il iministro dell'istruzione Patrizio Bianchi, in un dialogo con una rappresentanza di studenti toscani guidato da Bernard Dika, Consigliere della Regione Toscana all’innovazione e alle politiche giovanili. Gli studenti hanno parlato di alcuni dei temi più attuali e problematici del nostro sistema scolastico: dall’interattività didattica all'introduzione di spazi  comuni all'interno del programma, dalla necessità di vivere la scuola come un ambiente di crescita personale alla creazione di percorsi culturali nelle classi.

In merito a questo, uno degli studenti intervenuti ha detto: “Più che cambiarla, vorrei aggiungere delle cose alla scuola, partendo dalla figura dell’educatore, che nelle cooperative è capace di guidare i ragazzi nel loro percorso di crescita“. “Con il nostro lavoro dobbiamo creare spazi di condivisione nei quali applicare insieme le conoscenze acquisite“ - ha risposto il ministro - “Per questo vi chiedo di aiutarmi a cambiare la nostra scuola: se riuscissimo a creare un grande movimento per cambiarla in termini solidali, affettuosi, sarebbe un enorme traguardo per tutti voi e per i ragazzi che vi seguiranno in questo percorso di vita“.

Un altro tema fondamentale trattato durante il dialogo è stata la responsabilità dello Stato nella lotta contro la disuguaglianza: “Come possiamo far diventare la scuola quel volto della Repubblica che rimuove gli ostacoli alla completa realizzazione?“ ha chiesto Bernard Dika. “L'Italia può essere un modello per una scuola più aperta - ha concluso Bianchi - ma ci serve il vostro aiuto: al ministero facciamo il possibile, ma senza di voi non sarebbe niente. Ragazzi, si può fare, facciamolo insieme“.