CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Sansepolcro, la scuola è troppo vicina: accorpata per due minuti

Sansepolcro, 120 secondi in più per raggiungere il capoluogo Arezzo avrebbero consentito all’istituto "Giovagnoli" di mantenere l’autonomia

Un momento della protesta a Sansepolcro

Un momento della protesta a Sansepolcro

Sansepolcro (Arezzo), 10 dicembre 2023 – Bastano appena due minuti per cancellare una storia che affonda le radici nel diciannovesimo secolo. L’istituto superiore Giuseppe Giovagnoli prende il nome dal sindaco di Sansepolcro che nel 1888 istituzionalizzò una scuola dell’arte nata 50 anni prima. Ora rischia di perdere l’autonomia per una manciata di secondi di percorrenza verso Arezzo: 39 minuti invece dei 41 che ne farebbero la scuola di un "comune periferico" e per questo tutelato dalla legge sugli accorpamenti.

Se nulla cambia, dal prossimo 1° settembre sarà accorpato al liceo Città di Piero, che comprende scientifico, linguistico, scienze applicate e tecnico economico. Attualmente il Giovagnoli è frequentato da un totale di 355 studenti fra liceo artistico, istituto professionale con tre filoni didattici e istituto tecnico industriale. Nonostante le rassicurazioni sul fatto che per un anno la situazione sarebbe rimasta immutata, è arrivata alcuni giorni fa la notizia che nessuno voleva sentire. Insegnanti, personale non docente e studenti sono scesi in piazza per protestare.

Da cosa è causato in particolare il provvedimento? Da un parametro con misurazione affidata a Google Maps. In base a quanto stabilito, infatti, fino a 41 minuti di distanza temporale da Arezzo le zone vengono definite intermedie, oltre questa durata diventano periferiche. Google fissa in 39 minuti e oltre la normale distanza dal capoluogo di provincia a Sansepolcro, come dire che, se ci fossero voluti due minuti in più, il Giovagnoli avrebbe mantenuto la sua autonomia. Ad aumentare la rabbia di professori e studenti c’è il fatto che l’istituto delle Capezzine di Cortona è stato salvato per i 44 minuti calcolati, dimenticando però i 20 di treno che ridurrebbero la distanza e che avrebbero giustificato un identico provvedimento, dal momento che anche i collegamenti ferroviari farebbero fede. Il Giovagnoli diventa l’unico istituto a pagare nell’intera provincia di Arezzo.

“Con l’accorpamento diverse persone perderebbero il loro posto di lavoro – fa notare la vice preside Anna Milani – in quanto le distinte graduatorie di docenti, personale Ata e segreteria di Giovagnoli e Città di Piero verrebbero inglobate in una e a quel punto non ci sarebbe più spazio per tutti. La nostra protesta non finirà qui: proseguirà nelle sedi istituzionali".

Intanto, domani si riunirà in forma straordinaria la conferenza zonale per l’educazione e l’istruzione, alla quale sono stati invitati i sindaci, i presidi della Valtiberina, il provveditore e le organizzazioni sindacali. All’ordine del giorno la possibilità di rivedere l’accorpamento.