Costa Concordia, 17 settembre 2013: il giorno dell’impresa senza precedenti

Alle ore 4:04 venne raddrizzata completamente. È stato il più grande recupero navale della storia

Le operazioni di recupero della Costa Concordia (foto Ansa)

Le operazioni di recupero della Costa Concordia (foto Ansa)

Firenze, 17 settembre 2022 – Erano le 4:04 del mattino del 17 settembre 2013 all'isola del Giglio quando, dopo 19 ore di lavori, la Costa Concordia venne raddrizzata completamente in quello che è stato il più grande recupero navale della storia.

Un'impresa mai tentata prima: così venne definito il tentativo di ruotare e rimettere in verticale quel gigante del mare lungo ben 300 metri e pesante 114mila tonnellate. All'operazione, detta in gergo nautico ‘parbuckling’, termine che indica la rotazione del relitto in assetto verticale prima del definitivo rigalleggiamento, hanno lavorato per mesi centinaia di persone. Dopo la tragedia, sull'Isola si formò un comitato di cittadini per stimolare il lavoro di rimozione del relitto, del quale fu incaricato come commissario straordinario il capo della protezione civile Franco Gabrielli. Intanto cominciò il pompaggio del carburante rimasto nei serbatoi della nave, che rappresentava uno dei più seri pericoli per l'ambiente. Col passare delle settimane, iniziarono a farsi largo le preoccupazioni per i tempi sulla rimozione del relitto, che si sospettavano lunghi, essendo un’impresa mai tentata prima. Il relitto viene poi messo in sicurezza col collegamento di quattro sistemi di ritenuta. Si arriva così al gennaio del 2013, quando la rimozione della nave venne fissata per settembre. A giugno si completò l’installazione delle sei piattaforme subacquee. Ad agosto furono installati gli undici cassoni sul lato sinistro e dei blister tanks di prua. A settembre arrivò il via libera alla rotazione di quel gigante del mare, una delle fasi cruciali dell’intero intervento. La Costa Concordia era salpata da Civitavecchia per Savona, ma quel tragico 13 gennaio 2012 impattò contro gli scogli de Le Scole nel fare un 'inchino' davanti all'isola, e questo le procurò una falla di circa 70 metri sul lato sinistro dello scafo. La nave si arenò poi su uno scalino di roccia che le evitò di inabissarsi, a punta Gabbianara. Trasportava 3.216 passeggeri e 1.013 membri dell'equipaggio. Tra loro persero la vita 32 persone e 157 rimasero feriti. Con un'operazione mai tentata prima nel mondo, è stata prima ‘ruotata’, poi sollevata, quindi, una volta rimessa in asse, è stata trasferita al porto di Genova. Il relitto di quel gigante del mare è stato poi demolito e i suoi materiali recuperati. Nasce oggi Reinhold Messner nato il 17 settembre 1944 a Bressanone. Grande alpinista e himalaista, ha legato il suo nome a innumerevoli ed eccezionali arrampicate. Ha scalato tutte le 14 cime del mondo che superano gli 8mila metri, nel 1978 è passato alla storia per essere stato il primo uomo ad aver scalato l'Everest con Peter Habeler senza l'ausilio di ossigeno, nel 1980 ha ripetuto l’impresa ma in solitaria. Ha poi portato a termine la traversata del Deserto del Gobi, e quelle della Groenlandia e dell'Antartide senza mezzi a motore né cani da slitta. Ha detto: “Di cosa ho paura? Della vita borghese dalla quale sono sempre scappato fin da piccolo quando abitavo in Val Funes e non c'era neanche un campo da calcio per giocare. Guardavo le montagne e pensavo che arrampicandomi sarei andato via dal campanilismo e dalla ristrettezza mentale della valle”.