Premio Spadolini: a Palazzo della Consulta di Roma la cerimonia della XXV edizione

Il noto premio fiorentino, che si avvale dell'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è stato consegnato alle più meritevoli tesi di laurea attinenti al tema "Storia politica e culturale dell'Italia contemporanea", dal Presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato.

Giuliano Amato con i giovani premiati

Giuliano Amato con i giovani premiati

Firenze, 30 giugno 2022 - Si è svolta questa mattina nel Palazzo della Consulta di Roma la cerimonia di consegna della XXV Edizione del Premio Spadolini Nuova Antologia, riconoscimento annuale bandito dall'omonima Fondazione, ispirato a quello fondato dal noto statista fiorentino in onore della madre Lionella. Di carattere internazionale il premio consiste in 6000 euro, è dedicato a un tema attinente alla “Storia politica e culturale dell'Italia contemporanea (dall’ ‘800 ai giorni nostri)” e si rivolge a tesi di laurea e di dottorato discusse negli ultimi tre anni anni. A fare gli onori di casa questa mattina è stato il Presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato: «La consegna di questo premio è oggi il modo migliore per ricordare Giovanni Spadolini -sono state le sue parole-, testimoniando come la sua colta Italia risorgimentale, di minoranza o meno che fosse, vive nei nostri giovani e nei loro studi. Per il futuro».» «Il conferimento dei riconoscimenti ai vincitori da parte del Presidente della Corte Costituzionale, Professor Giuliano Amato -ha commentato Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini-, onora l'edizione particolare del Premio, la venticinquesima. Un quarto di secolo teso ad incoraggiare e gratificare giovani studiosi dell'Italia contemporanea, con assegni di studio, targhe e medaglie dei Presidenti di Camera e Senato, Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Il ringraziamento più vivo alle alte cariche istituzionali, così vicine alla Fondazione Spadolini, e al mondo dell'Università, laboratorio di alta cultura». A ricevere i riconoscimenti sono stati sette studiosi provenienti da varie Università italiane. Tre di loro hanno svolto tesi di dottorato in co-tutela con altrettante Università di Paesi europei: Universidad de Zaragoza, Science Po di Parigi, École Pratique des Hautes Études di Parigi. Il Primo premio ex-aequo è stato attribuito a Giulia Bianchi, per la tesi di Dottorato conseguita all'Università Sapienza Roma “Diplomazia balcanica e mediterranea. Russia e Italia dall’accordo di Racconigi al patto di Londra (1909-1915)”; Beatrice Falcucci, per la tesi di Dottorato presso l'Università di Firenze “L’Impero dei Musei. Un’analisi delle collezioni dall’Oltremare italiano”; Giuseppe Perelli, per la tesi di laurea specialistica presso l'Università di Bari/Universidad de Zaragoza “Attori e forme della politicizzazione nello spazio borbonico: le province pugliesi in Rivoluzione eControrivoluzione (1817-1827)”; Samuele Sottoriva, per la tesi di Dottorato all'Università Roma Tre/Sciences Po de Paris “Una amicizia difficile. Il Partito Socialista Italiano (PSI) e il Partì Socialiste Français (PS) nei lunghi anni Settanta (1969-1983)”. A ricevere la Targa del Presidente della Camera dei Deputati è stata Giulia Dodi, per la tesi di Dottorato conseguita all'Università di Bologna/École Pratique des Hautes Études: “La spogliazione dei beni ebraici e l’attività dell’Egeli a Bologna e Ferrara”, mentre la Medaglia del Presidente del Senato della Repubblica è stata consegnata a Margherita Acciaro, per la tesi di laurea Specialistica presso l'Università di Pisa: “Bambini in rivoluzione. Pratiche, narrazioni e iconografia in due scenari del lungo Quarantotto italiano: Milano e Roma”. Infine la Medaglia della Fondazione Spadolini Nuova Antologia per il XXV del Premio è andata ad Alice De Matteo, per la tesi di Laurea Specialistica conseguita all'Università di Milano: “Giuseppe Elia Benza. Pensiero e azione di un repubblicano ligure”. Alla cerimonia di Roma, oltre i vincitori, erano presenti i membri della Giuria Cosimo Ceccuti, Gabriella Ciampi, Sandro Rogari e Angelo Varni.