Pisa, ritrovato l’affresco di Benozzo Gozzoli rubato nel dopoguerra

Trafugato duranti i lavori di restauro post bombardamento dopo la seconda guerra mondiale, è stato restituito dai Carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale al presidente dell’Opera della Primaziale Pisana, Pierfrancesco Pacini

L'affresco ritrovato dai Carabinieri

L'affresco ritrovato dai Carabinieri

Pisa, 11 giugno 2021 – Era stato portato via durante i lavori di ristrutturazione post bombardamento in seguito alla Seconda Guerra Mondiale dal Camposanto Monumentale di Pisa. E non si sa come e portato da chi, era poi finito nelle mani di un antiquario inglese. E dal commerciante d’arte era stato venduto a un cittadino lombardo. Oggi lo strappo di affresco rinascimentale dell’artista Benozzo Gozzoli è tornato a casa.

Lo strappo di affresco rinascimentale dell'artista Benozzo Gozzoli (1421-1497) è stato restituito al presidente dell’Opera della Primaziale Pisana, Pierfrancesco Pacini, a seguito di un'indagine dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza, coordinata dalla Procura di Milano e guidata dal Maggiore Francesco Provenza. Le indagini. L'inchiesta, partita nel 2020 e che ha portato anche alla restituzione di tre strappi di affresco a Pompei, ha fatto emergere il furto dell'affresco avvenuto nel 1944, durante la seconda Guerra Mondiale, verosimilmente durante i lavori di ristrutturazione del Camposanto di Pisa conseguenti ai bombardamenti. Le indagini che hanno portato all’importante recupero sono state avviate dal Nucleo TPC di Monza nel 2020. L’affresco è stato individuato nell’ambito di una più ampia attività investigativa condotta dai militari monzesi finalizzata al contrasto del traffico illecito internazionale di beni archeologici, che ha portato al sequestro dei preziosi reperti. Le ricerche hanno permesso di verificare che il bene, non presente nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, il più grande database di opere d’arte rubate al mondo, sarebbe stato trafugato nel 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale, verosimilmente durante i lavori di ristrutturazione del Camposanto di Pisa conseguenti al bombardamento del 27 luglio 1944, operato dall’aviazione americana.

La preziosa opera sarebbe poi stata esportata illecitamente e acquistata da un collezionista lombardo da un antiquario inglese, negli anni Novanta. Proprio a casa del collezionista l’opera è stata individuata e recuperata. Grazie alla collaborazione dei funzionari archeologi della Direzione dell'ente pisano e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno, i militari hanno stabilito la provenienza degli affreschi, ovvero il Camposanto di Pisa, dove, da maggio 2000, è sepolto per sua espressa volontà, Deane Keller (14 dicembre 1901 - 12 aprile 1992), Capitano della V Armata statunitense, appartenente ai Monuments Men, resi celebri dal film diretto e interpretato da George Clooney, che il 2 settembre 1944 entrò a Pisa con il fondamentale compito di censire i danni subiti da monumenti e opere d'arte, tra cui il Camposanto e il Battistero.

La restituzione. Il recupero del manufatto rinascimentale si inserisce nella stessa attività investigativa che lo scorso 18 maggio 2021, a Castellammare di Stabia, ha consentito la restituzione di tre strappi di affresco al Parco Archeologico di Pompei. Il bene, la cui autenticità e provenienza sono state appurate grazie alla collaborazione dei funzionari, è stato restituito all’Opera della Primaziale Pisana, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano che ha diretto le indagini.

Maurizio Costanzo