Oltre 1000 chilometri in bici, tappa a Firenze per la pedalata benefica di Omar Muzzo

Da Aquileia a Matera, arriverà a Firenze il 24 agosto. L'impresa punta a far conoscere la cistosi nefroparica e a raccogliere fondi per un centro specializzato per adulti

Omar Muzzo

Omar Muzzo

Firenze, 17 agosto 2022 - Farà tappa a Firenze, il 24 agosto, da dove ripartirà il giorno dopo per Roma, l'impresa in solitaria del ciclista fiulano Omar Muzzo, che ha deciso di percorrere oltre 1.100 km in bicicletta in 4 giorni, dal 24 al 27 agosto, per sostenere la causa dell'Associazione italiana Cistinosi. Una iniziativa solidale preziosa, uno sforzo atletico dal grande valore simbolico quello che si accinge a compiere il cicloamatore friulano, che farà tappa nel capoluogo toscano con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla raccolta fondi a favore della realizzazione di un centro specializzato per adulti affetti da cistinosi nefropatica. Muzzo partirà da Aquileia, in Friuli Venezia Giulia, per arrivare a Matera, in Basilicata.

 

Le tappe

In tutto quattro tappe: da Aquileia a Firenze, mercoledì 24 agosto, da Firenze a Roma giovedì 25, da Roma a Napoli venerdì 26 e da Napoli a Matera sabato 27. La partenza avrà luogo alla mezzanotte del 23 agosto da piazza della Basilica, ad Aquileia, dove, in precedenza, alle ore 18, si svolgerà la cerimonia inaugurale con l`intervento del sindaco di Aquileia, Emanuele Zorino, del ciclista Omar Muzzo, della presidente dell`Associazione Cistinosi, Laura Morocutti, di Sonia Cossar, una paziente associata di Aquileia ideatrice dell`evento, e di due medici degli ospedali Burlo e Cattinara di Trieste.

 

L'arrivo a Firenze

L'arrivo a Firenze è programmato per le ore 20 di mercoledì 24, in piazza della Repubblica. Il 25 agosto a Roma, il traguardo sarà nei pressi dell'Altare della Patria, sempre intorno alle ore 20. Il 26 agosto a Napoli, l'arrivo in piazza del Municipio sempre alle ore 20. Infine, il 27 agosto, l'ultima tappa approderà a Matera in piazza Vittorio Veneto, alle ore 20. Muzzo correrà in solitaria ma sarà assistito durante tutto il percorso. Chi volesse affiancarlo, anche solo per qualche chilometro, non deve fare altro che mettersi in contatto con l'organizzazione. Il link della pagina Facebook di Bike4life è https://www.facebook.com/bike4lifeevento/ mentre la e-mail di riferimento è la seguente: [email protected]. La cistinosi è una malattia genetica rara appartenente al gruppo di malattie conosciute come errori congeniti delle metabolismo. La patologia si manifesta quando non funziona il sistema di trasporto dell'aminoacido cistina fuori dai lisosomi provocando un accumulo di cistina all'interno delle cellule dell'organismo. La cistina cristallizzata provoca la morte precoce delle cellule e la conseguente lenta distruzione agli organi del corpo. I primi organi ad essere colpiti sono reni ed occhi e successivamente sono interessati anche tiroide, fegato, muscoli e pancreas, globuli bianchi e sistema nervoso centrale. Nel mondo sono conosciuti circa 2200 casi di cistinosi nefropatica, di cui una settantina in Italia.

Non esiste ancora una cura per sconfiggere definitivamente questa malattia genetica rara anche se ci sono delle terapie che contribuiscono a rallentarne la progressione. I pazienti, per la maggior parte minorenni, sono seguiti in diversi centri tra i quali l'ospedale Bambino Gesù di Roma e il Burlo di Trieste. Tuttavia, manca un centro specializzato che si occupi dei pazienti adulti. Da qui l'idea di Sonia Cossar, supportata dalla presidente dell'associazione italiana cistinosi, Laura Morocutti, di organizzare un evento, che coniugherà al meglio sport e solidarietà, in grado di far conoscere la problematiche di un paziente affetto da cistinosi nefropatica ed in generale di tenere sempre alta l'attenzione sul tema delle malattie rare.

"L'evento è organizzato dall'Associazione Italiana Cistinosi, un'associazione senza fine di lucro - ha dichiarato la presidente Laura Morocutti - con l'intento di sostenere ma soprattutto dare visibilità ad una malattia come la Sindrome di Fanconi con Cistinosi che è praticamente sconosciuta se si considera che nel mondo ci sono appena 2200 casi. Per questo, - ha aggiunto - contiamo non solo di raccogliere fondi da destinare alla ricerca ma il nostro sogno è soprattutto quello di contribuire alla realizzazione di un centro di transizione da paziente pediatrico a paziente adulto perché attualmente in Italia non esiste. Non è che al raggiungimento della maggiore età i pazienti affetti da cistinosi vengano abbandonati al proprio destino, - ha spiegato la presidente Morocutti - ma sono seguiti come pazienti normali anziché ricevere quelle attenzioni speciali sia sotto il profilo diagnostico e terapeutico che una patologia del genere richiederebbe".

Maurizio Costanzo