Migliori università italiane, l’ateneo di Firenze settimo in classifica

Tra i toscani c'è anche Pisa, all'ottavo posto. Il primato spetta alla Sapienza

Facoltà di Lettere e Filosofia a Firenze (Marco Mori/New Press Photo)

Facoltà di Lettere e Filosofia a Firenze (Marco Mori/New Press Photo)

Firenze, 25 aprile 2022 – L’ateneo fiorentino è nelle prime posizioni nella classifica delle migliori università italiane nella classifica mondiale. In Italia infatti, al quinto posto dopo l'università di Bologna, si colloca l’università di Torino, al sesto la Federico II di Napoli, al settimo l'università di Firenze. Segue all'ottavo Pisa, poi Genova e al decimo posto Pavia.

Il primato italiano spetta alla Sapienza di Roma che, a livello mondiale, conferma la 113esima posizione. “Una conferma prestigiosa e significativa, ottenuta in un ranking elaborato sulla base di solidi criteri oggettivi - spiega la rettrice Antonella Polimeni - anche in questo ambito, come già in altre classifiche internazionali, sia generali sia specifiche per singole discipline, l'ateneo migliora le valutazioni nei principali indicatori considerati: un riconoscimento dell'eccellenza e del lavoro tutta la nostra comunità".

La classifica, che elenca le prime 2mila università internazionali su circa 20mila scrutinate, è basata su 4 indicatori: qualità dell'istruzione, l'occupabilità, la qualità della facoltà e la ricerca delle università di tutto il mondo. Quest'anno sono state classificate 19.788 università e quelle che si sono classificate in cima sono state inserite nella lista Global 2000, che comprende istituzioni di 96 paesi. A livello mondiale al quarto posto si piazza l’università di Cambridge, seguono Oxford, la Princeton University, l'università di Chicago, la Columbia University, l’università della Pennsylvania, il California Institute of Technology, la Yale University, l'università della California, Berkeley.

“Sebbene i risultati delle classifiche di quest'anno mostrino che l'Italia ha un buon sistema di istruzione superiore - ammonisce Nadim Mahassen, presidente del Center for World University Rankings -  ulteriori finanziamenti dovrebbero essere investiti nell'istruzione e nella ricerca se il Paese aspira ad aumentare la propria competitività sulla scena globale. Poiché la ricerca è un fattore chiave per valutare le prestazioni delle istituzioni nazionali, rispetto ai colleghi di tutto il mondo le università italiane avranno sempre più difficoltà a competere in futuro con le università d'élite ad alta intensità di ricerca se il governo non aumenta la spesa per la ricerca scientifica”.