Premio Firenze, riconoscimento al libro 'Le gatte sindaco' di Massimo Rossi

Nel volume ha raccontato l’originale forma di pet therapy nel comune di Gravellona Lomellina

Massimo Rossi

Massimo Rossi

Firenze, 11 dicembre 2021 - Si è tenuto nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, su iniziativa del Centro Culturale Firenze - Europa ‘Mario Conti’, la XXXVIII edizione del Premio Firenze di Letteratura e Arti Visive. Dopo il saluto del Presidente, Marco Cellai, e del sindaco di Firenze,  Dario Nardella, sono state consegnate le targhe simbolo del premio, riconoscimenti d’onore nei campi della cultura, delle arti, delle professioni, dell’informazione, dello sport, dell’impegno sociale, del volontariato e del commercio. Tra i premiati, Massimo Rossi che nel libro ‘Le gatte sindaco’ ha raccontato l’originale forma di pet therapy nel comune di Gravellona Lomellina (Pavia).

Un piccolo paese in provincia di Pavia, dove la trovatella Marina, dal 2013 è Gatta Sindaco, con tanto di fascia tricolore. Questa adorabile e dolcissima gatta tigrata, oltre che partecipare ai matrimoni, si fa fotografare nel presepe comunale e presenzia anche in altre occasioni ufficiali, come le inaugurazioni. Prima di lei nessun felino aveva mai avuto il privilegio di suggellare l'unione tra due sposi, ma già due gatte avevano indossato la fascia tricolore frequentando il municipio di Gravellona Lomellina. La prima è stata Ciccetti nel 2005 e poi Pippi nel 2009. La loro fama ha fatto in breve il giro del mondo divenendo presto un esempio seguito da altri comuni. Il 27 novembre scorso Massimo Rossi ha ricevuto una mail in cui gli si comunicava che aveva ricevuto il: “Premio del Presidente del Centro Culturale alla XXXVIII edizione del Premio Firenze per il volume ‘Le gatte sindaco’ (Ugo Mursia Editore)”.

 

Massimo Rossi, si aspettava questo riconoscimento?

 

“È stata una grande sorpresa e oltretutto un bel regalo di compleanno. Io compio gli anni il 27 novembre e proprio la sera mi è arrivata la mail al mio indirizzo e mi sono emozionato, ho pianto di gioia. Mi è dispiaciuto non poter condividere questa grande gioia con i miei genitori, che non ci sono più: mio papà è stato del resto l’artista di famiglia, se ho ereditato del talento è merito suo, lui scriveva bellissime poesie e disegnava. La notizia che avrei ricevuto questo prestigioso premio mi ha entusiasmato, non me l’aspettavo”.      

 

Come procede l’attività in ufficio con Marina?

 

“Sono 16 anni, dal 2005, che abbiamo il gatto in ufficio. Siamo stati i primi in Italia a usare la Pet Therapy in municipio, qualcuno ci ha seguito ma sono ancora troppo pochi. Marina è quella che forse ha dato più fama al mio Comune, anche perché ha fatto anche dei matrimoni, di cui uno per la Rai. Anche due sessantenni vorrebbero venire a sposarsi da noi, da Bologna, e sarebbero disposti a percorrere 200 chilometri pur di unirsi in matrimonio e pronunciare il loro ‘Sì’ alla presenza della nostra gatta sindaco”.

 

Durante il lockdown anche Marina è stata in smart working?

 

“Anche lei come me, che sono stato in smart working soprattutto i primi mesi. Oltretutto, avendo saputo che anche gli animali domestici potevano essere contagiati da noi, ho preferito tenerla a casa in sicurezza nei mesi più difficili della pandemia. Quando poi è ripresa l’attività in ufficio, ho portato Marina con me, e ora siamo tornati a vivere in simbiosi anche in ufficio”.

 

Com’è per i dipendenti del Comune lavorare insieme a Marina?

 

“Tutti la adorano, del resto chi a casa non ha un gatto ha un cane, dunque tutti amano gli animali domestici. I dipendenti si sono sempre trovati bene, perché tutte e tre le gatte sono molto buone e dolci. Sembra quasi che Marina rispetti gli orari: in quelli di apertura al pubblico di mette tranquilla sulla scrivania, sul termosifone dove ho messo un plaid, a volte va negli altri uffici ma non esce mai dal municipio”.

 

Come racconterà questo premio a Marina? Con un regalo e una carezza in più?

 

“Sa già della mia gioia, l’ho condivisa con lei appena mi è arrivata la mail. E quando questa sera tornerò a casa, sono certo la troverò affacciata alla finestra ad aspettarmi”.

 

A chi dedica questo premio?

 

“Ai miei genitori che non ci sono più e a Marina ovviamente”.

 

Maurizio Costanzo