La faida di famiglia. Uccide il genero a fucilate. E scatta la caccia all’uomo

Alcuni vicini sentono sparare e lanciano l’allarme, ma i soccorsi sono inutili. La vittima aveva 57 anni, l’assassino scappa: anche l’elicottero per cercarlo

Rosignano omicidio

Rosignano omicidio

Rosignano (Livorno), 12 aprile 2023 - E’ caccia all’uomo a Rosignano e su tutta la costa livornese: i carabinieri cercano chi ha ucciso Massimiliano Moneta, 57 anni, freddato a colpi di fucile in un appezzamento di terreno agricolo ai margini di via per Rosignano, non lontano da Polveroni, periferia nord di Vada. I carabinieri hanno un nome: Antonino Fedele, 81 anni, originario di Rizziconi, provincia di Reggio Calabria, suocero della vittima. Sono sicuri che sia stato lui. Ma non lo trovano.

A dare l’allarme intorno alle 13,15 alcune persone, presenti nei terreni confinanti, che hanno udito i colpi di fucile. Sono arrivati i carabinieri e l’ambulanza del 118, ma per Massimiliano Moneta non c’era più niente da fare: troppo gravi le ferite dell’arma da fuoco, colpi esplosi da distanza ravvicinata. Tutto, secondo una prima ricostruzione dei fatti, sarebbe avvenuto al culmine di una discussione con il proprietario del terreno, ossia il suocero di Moneta.

La vittima si era separata dalla figlia dell’uomo, probabilmente c’erano dei dissidi che andavano avanti da tempo. L’udienza in Tribunale a Livorno per la separazione pare fosse prevista proprio per ieri. Forse, ma è ancora da accertare, genero e suocero si sono incontrati per un ultimo chiarimento e probabilmente tra i due è nata una discussione che ha preso una piega imprevista. Non è stato ancora accertato se i due fossero da soli, oppure se all’incontro abbiano partecipato anche altre persone. Gli spari sono stati uditi dai vicini che, sapendo quanto i rapporti tra i due fossero tesi, hanno dato l’allarme temendo il peggio. Così nel podere sono accorsi i soccorritori con il medico e i carabinieri delle stazioni di Cecina e Rosignano. Per Massimiliano Moneta non c’era più nulla da fare.

Sul luogo del delitto sono arrivati i funzionari della Scientifica, un pull di medici legali, il sostituto procuratore dalla Procura di Livorno Pietro Peruzzi. E’ arrivata anche l’ex moglie della vittima, con la figlia, sconvolte per quanto accaduto. Del presunto autore dell’omicidio nessuna traccia: i carabinieri hanno aperto una ’caccia all’uomo’ ad ampio raggio con l’ausilio di un elicottero dell’Arma decollato da Pisa, pattuglie e piedi e unità cinofile.

Sono stati passati al setaccio i luoghi abitualmente frequentati dall’uomo e strade, stazioni e porti. Non si esclude che nel delitto siano coinvolte più persone ed è per questo che la ricerca è estesa su diversi fronti. Massimiliano Moneta era originario di Roma, ma si era trasferito a vivere a Rosignano, almeno fino alla separazione dalla moglie. Il suocero invece, originario della Calabria, si era trasferito a Vada anni fa dopo essersi allontanato dalla sua terra di origine. L’omicidio ha sconvolto la piccola frazione tra la campagna e il mare: zona tranquilla dove fatti del genere non sono certo cosa di tutti i giorni.