Incidenti in Toscana. Aumentano d’estate e nel weekend: ecco i mesi e le ore più a rischio

La guida distratta tra le cause principali dei sinistri: ecco gli altri comportamenti a rischio

Incidente

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Firenze, 29 ottobre 2020 – Non stupisce che dai dati Istat risulti che, in coincidenza con la maggiore mobilità legata a periodi di vacanza, tra giugno e settembre la concentrazione degli incidenti è più elevata. Si sono registrati infatti 5.883 incidenti (il 37,3% di quelli avvenuti durante l’anno) in cui hanno subito lesioni 7.760 persone (36,8%) e 77 sono decedute (36,8%).  Oltre l’84% degli incidenti ha luogo tra le 8 e le 20, ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nelle prime ore del giorno ed in particolare nella fascia oraria tra le due e le tre della notte (5,6 morti ogni 100 incidenti) con un valore di molto superiore alla media giornaliera (1,4). Nelle notti di venerdì e sabato si concentrano il 42,6% degli incidenti notturni, il 50,0% delle vittime e il 43,6% dei feriti. L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 2,4 decessi ogni 100 incidenti.

Per quanto riguarda i comportamenti a rischio, la maggior parte degli incidenti stradali avviene tra due o più veicoli (71,4%); la tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale (5.047 casi, 42 vittime e 6.877 feriti), seguita dal tamponamento (2.640 casi, 27 decessi e 3.946 persone ferite). La tipologia più pericolosa è lo scontro frontale (4,5 decessi ogni 100 incidenti), seguono fuoriuscita (2,7) e l’urto con ostacolo accidentale (2,7). Gli incidenti a veicoli isolati risultano più rischiosi, con una media di 2,0 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (1,1 decessi). Il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e il mancato rispetto della distanza di sicurezza sono le prime tre cause di incidente, escludendo il gruppo residuale delle cause di natura imprecisata. I tre gruppi sono complessivamente il 30,6% dei casi. Considerando solo le strade extraurbane, la guida distratta incide da sola per il 16,2%. Il tasso di mortalità standardizzato più alto lo si riscontra nella classe di età 65+ anni (8,4 per 100mila abitanti). I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 75,6% delle vittime e il 71,9% dei feriti in incidenti stradali, le persone trasportate il 9,1% dei morti e il 18,2% dei feriti, i pedoni l’15,3% dei deceduti e il 9,8% dei feriti. Il 59,4% dei pedoni rimasti vittima di incidente stradale appartiene alla classe di età 65+ mentre il 62,2% dei pedoni feriti ha più di 44 anni. L’indice di lesività standardizzato è pari a 1054,2 per la classe di età 15-29 anni e a 666,1 per quella 30-44 anni.

Maurizio Costanzo