ILARIA ULIVELLI
Cronaca

Il test da sforzo a 200 chilometri. Dopo il caso dell’anziano si cambia: esame in convenzione

Dalla Valdinievole alla Maremma per l’appuntamento, l’Asl centro replica: "Non doveva andare così". Ma la denuncia del pensionato ha portato alla possibilità di prenotare in maniera più snella e facile

Un test cardiaco sotto sforzo

Firenze, 21 aprile 2023 - Il primo a sbagliare è stato il medico di famiglia. E’ diventato un caso, quello del pensionato della Valdinievole che sarebbe stato costretto ad andare da Pescia (Pistoia) addirittura a Pitigliano per sottoporsi al test da sforzo (l’elettrocardiogramma effettuato durante l’esercizio fisico). Chi gli ha prescritto l’esame lo ha fatto saltando uno step. Perché si tratta di un esame di secondo livello che deve essere richiesto dalle cardiologie.

Per questo motivo l’uomo avrebbe dovuto farsi 200 chilometri per capire se sotto sforzo il suo cuore reagisce come avrebbe dovuto. Ma non doveva andare così. Il medico di famiglia avrebbe dovuto prescrivere prima una visita cardiologica e, con tutta probabilità, l’anziano non avrebbe rischiato di scapicollarsi per mezza Toscana. Il cardiologo, poi, avrebbe dovuto valutare la necessità del test da sforzo, senza far uscire il paziente dal percorso intrapreso. A quel punto la prenotazione avrebbe dovuto essere in carico alla struttura specialistica. E le attese, in tutta l’area dell’Asl Toscana centro, in cui è inclusa anche la Valdinievole, in questo momento non sono lunghissime.

Ma perché il test da sforzo non può essere prescritto dal medico di famiglia? Viene chiamato esame di secondo livello, perché per la sua effettuazione il paziente deve già essere stato monitorato. Se dovesse avere un infarto durante la prova da sfozo, senza prima essere stato valutato da uno specialista, la responsabilità cadrebbe su chi ha effettuato l’esame. In ogni caso ci sono anche test da sforzo che vengono ripetuti da pazienti già noti alle cardiologie. Per questo si cambia. Grazie all’articolo de La Nazione potrà prenotare con più facilità e con più posti a disposizione chi vuole fare direttamente il test da sforzo con in mano la ricetta del medico di famiglia. Al momento erano pochissimi i posti lasciati liberi per primo accesso, quelli eccedenti rispetto alle richieste delle cardiologie. Con la conseguenza diretta che chi li voleva prenotare era costretto a fare il giro del mondo, oppure a lunghe attese.

Ad ogni modo il caso del pensionato della Valdinievole ha smosso qualcosa. L’Asl Toscana centro, infatti, da oggi stesso aumenterà il numero delle disponibilità, affidando il servizio di primo accesso per test da sforzo al privato convenzionato. Da oggi i primi esami disponibili dai privati convenzionati, quindi pagando il ticket, saranno a disposizione per maggio.