«Il Manifesto di Ventotene», incontro con la Fabbrica delle idee

Lunedì 6 maggio dalle 17,30 alle 20 nella sala convegni della Cgil in via Monte Cervino ad Arezzo

incontri

incontri

Arezzo, 4 maggio 2024 – Lunedì 6 maggio dalle 17,30 alle 20 nella sala convegni della Cgil in via Monte Cervino ad Arezzo appuntamento con la conferenza sul tema «A 80 anni dalla pubblicazione del manifesto di Ventotene- per un’Europa libera ed unita - A che punto siamo?», introduce Mauro Seppia, La Fabbrica delle Idee, con interventi di Riccardo Nencini – Presidente Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux, Irene Agnolucci - ricercatrice dell’Università Bocconi, alla presenza dei rappresentanti Cgil, Cisl, Uil, Arci, Acli. Nel 1941 Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni, confrontandosi con altri confinati dell’isola di Ventotene, deportati dal regime fascista, iniziarono la stesura di un documento per una Europa unita, libera. Una visione avveniristica ed ottimistica, in un mondo dilaniato dalle guerre, con gli Stati Europei l’uno contro gli altri armati, nel nome del nazionalismo e del razzismo. Nel 1944 Colorni, clandestino a Roma, ne curò la prima edizione; ne scrisse la prefazione e il documento diventò: «Il Manifesto di Ventotene». Settimane dopo il socialista Colorni fu ucciso dai fascisti. Il Manifesto era ispirato da un’ideologia Europeista, con l’obiettivo di istituire una federazione degli Stati, dotata di parlamento e un governo con poteri in materia economica e di politica estera. La Fabbrica delle Idee celebra la ricorrenza con la conferenza.

In una Europa sconvolta dalla guerra, con gli Stati l'uno contro gli altri armati, con le persecuzioni e gli omicidi per motivi politici, religiosi o razziali (come si definivano allora), un gruppo di confinati, dal regime fascista, a Ventotene, iniziò a scrivere e discutere un documento per una Europa unita e libera.

Nel 1941, il documento, fu redatto da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, a cui si aggiunse Eugenio Colorni e sottoposto al confronto ed arricchito da molti altri deportati; socialisti, comunisti, giellini, cattolici.

Alla base del documento una visione avveniristica, ottimistica e la consapevolezza che per superare le tensioni fra stati, innata in Europa e per competere nel mondo era necessario superare la cultura statuale per una federazione di stati, dotata di un Parlamento ed un governo con poteri in materia economica e politica estera.

Nel 1944, prima di essere ucciso dai fascisti, Eugenio Colorni, ne curò l’edizione e la pubblicazione clandestina con il titolo "Il manifesto di Ventotene". Oggi è considerato come uno dei testi fondanti dell’UNIONE EUROPEA.

Il Manifesto oggi risulta più attuale che mai. La pandemia e la guerra in Ucraina hanno rimesso in discussione la stabilità dell’Europa ma hanno dimostrato, con i successi della campagna vaccinale e la svolta del Piano per la ripresa per l’Europa, che solo con la cooperazione fra gli Stati si possono raggiungere i risultati sperati.

Per celebrare l'evento e ribadire come sostenevano Spinelli e Rossi ”la via da percorrere non è né facile né sicura ma deve essere percorsa e lo sarà” La Fabbrica delle idee ha organizzato l’incontro odierno.