
mini car
Arezzo, 30 maggio 2025 – In centro ad Arezzo ci sono molte microcar parcheggiate. Si tratta di mezzi ad alimentazione esclusivamente elettrica che si stanno fortemente diffondendo. I possessori però parcheggiano nei posti riservati ai motorini. A protestare è un lettore che scrive a La Nazione:
«Con la presente vorrei segnalare alla vostra Redazione un evento che si verifica più o meno
quotidianamente ad Arezzo, in via Guido Monaco, altezza Teatro Petrarca.
Tutte le mattine o pomeriggi, dovendo recarmi in centro per lavoro o per commissioni con il mio
scooter, mi ritrovo a non sapere dove parcheggiare, in quanto la maggior parte degli stalli riservati
ai ciclomotori/motocicli a due ruote, sono occupati sistematicamente da decine di veicoli, elettrici
e non, a quattro ruote, le cosiddette microcar.
Il racconto riguarda non solo il sottoscritto, ma anche altri cittadini che si muovono in scooter
o in moto, non sanno dove parcheggiare il proprio mezzo; ho anche assistito a gruppi di turisti
che, muovendosi in moto, si ritrovano gli stalli del centro storico occupati da queste microcar, non
sapendo anche loro dove parcheggiare il proprio mezzo.
Ho interpellato più volte la Polizia Municipale di Arezzo, sia dal vivo sia telefonicamente, ma ogni
volta mi viene risposto che loro non posso fare nulla e non possono intervenire in merito alla
domanda.
Faccio inoltre presente che a riguardo c'è una sentenza della Corte di Cassazione del 2023, che
consigliamo che le microcar a quattro ruote non possono parcheggiare negli stalli riservati ai
ciclomotori e ai motocicli a due ruote.
Oltretutto, tali mezzi che vengono impropriamente parcheggiati in suddetti stalli, fuoriescono dallo
spazio delimitato dalla striscia bianca, invadendo la carreggiata e creando intralcio e pericolo per
la circolazione dei veicoli.
Spero che almeno voi possiate sollevare il problema e fare chiarezza su una situazione che già
dovrebbe essere chiara; ciò che non mi è chiaro, invece, è il perché la Polizia Municipale non
intervenire per far rispettare quello che è stabilito dalla legge e da cartelli stradali in prossimità dei
parcheggio»
Firmato: un cittadino aretino.