Alberto Celata
Cronaca

Camilli iscrive la Viterbese al campionato. Grosseto si scopre figlio di un Dio minore

L’ex patron biancorosso oggi dovrebbe perfezionare l’operazione

Tifosi del Grosseto

Grosseto, 9 luglio 2015 - LA NOTIZIA arriva direttamente da Viterbo, per la precisione dal sito on line «Tuscia Web» ed è di quelle che non farà certo piacere ai tifosi biancorossi: la Viterbese sarà infatti regolarmente iscritta al campionato di serie D per la prossima stagione. A darne conferma è lo stesso Piero Camilli, che assicura che entro le 18 di domani la squadra laziale sarà regolarmente iscritta al campionato di Serie D. «La iscrivo – dichiara Camilli ai colleghi di Tuscia Web – non la possiamo farla andare in Terza categoria. Abbiamo faticato molto e investito per arrivare a questo punto, è un peccato che tutto vada perso».

GIA è un peccato, ma forse, se vogliamo rimanere in tema di peccato, se non iscrivere la Viterbese al campionato di serie D sarebbe un peccato «veniale», non aver iscritto il Grosseto al campionato di Lega Pro (cioè una serie superiore) è stato un peccato mortale. E il destino del Grifone ora sarebbe quello che Camilli ha deciso di evitare per la «sua» Viterbese in caso di mancata iscrizione, ovvero la terza categoria, se l’Amministrazione comunale e la Banca della Maremma non si fossero adoperate per cercare di iscrivere la squadra della città almeno al campionato di Eccellenza. Inoltre aveva detto di essere stanco del mondo del calcio e che avrebbe lasciato sia il Grosseto che la Viterbese. Ma l’uomo è questo, ormai si conosce, sempre in bilico tra successi sportivi, poca fiducia nel contesto che lo circonda e negli amministratori. E infatti anche per la Viterbese parla soltanto di iscrizione, il resto è tutto incerto. «Intanto la iscrivo, (il tutto dovrebbe essere perfezionato oggi, Ndr.) poi vediamo cosa succede. Speriamo che qualcuno si faccia avanti».

SEMBRA di vedere un film già visto con un Piero Camilli pronto a vestire i panni del Pierino che attacca tutti e non risparmia nessuno. Stavolta nel mirino c’è l’amministrazione comunale di Viterbo. «Il Comune – riprende – ancora deve versare quello che doveva relativamente a due anni fa. Ogni volta c’è una scusa». Insomma cambiano i contesti ma non il rapporto di «odio-amore» che Camilli ha con gli amministratori. Ma l’ex patron biancorosso ormai appartiene al passato. Il presente, sicuramente al momento meno glorioso, ci parla di una società che sta per nascere e che sembra aver individuato almeno una quindicina di persone pronte a sostenere il ristoratore di Siena, Salvatore Caiata, che di questo nuovo sodalizio dovrebbe essere il socio di maggioranza.

E PROPRIO OGGI, e quindi sarebbe stato anticipato di un giorno, dovrebbe avvenire l’incontro tra Caiata e gli imprenditori locali, con il sindaco Bonifazi e il suo consulente Stefano Osti a fare da consulenti. In questo contesto dovrebbero essere gettate in modo definitivo le basi per la nuova compagine sociale.