Giovani, un progetto per reinserire nella società 210 minori autori di reato

“Good times” coinvolge 6 province toscane, Firenze, Prato, Pistoia, Lucca, Grosseto e Siena

Claudia Fiaschi

Claudia Fiaschi

Firenze, 22 settembre 2022 - Aiutare i minori autori di reato a reintegrarsi nella società. È questo l'obiettivo di “Good times: è tempo per cambiare rotta", progetto promosso da Co&So con capofila la cooperativa Il Girasole, e finanziato con il bando “Cambio di rotta” dell'impresa sociale Con i bambini.

I beneficiari, si legge in una nota, sono 210 ragazzi tra i 10 e i 21 anni segnalati all’Autorità Giudiziaria, e nello specifico all’Ufficio di Servizio sociale per minorenni (Ussm) per i procedimenti penali e ai Servizi sociali territoriali (Sst) per i procedimenti amministrativi. Lo scopo è sviluppare un modello di reintegrazione sociale dei minori autori di reato basato sulla sinergia tra gli organi della giustizia minorile, i servizi sociali locali e il Terzo Settore in 6 province toscane (Firenze, Prato, Pistoia, Lucca, Grosseto e Siena), dando ai ragazzi opportunità concrete di orientamento, formazione, e indipendenza quindi occasioni di crescita e cambiamento.

Come dichiarato dal presidente di Co&So Claudia Fiaschi “ogni ragazzo è unico. Siamo consapevoli che le 'condotte devianti' incidano nella loro crescita personale. Questo progetto intende sostenerli in un percorso di rilancio individuale in modo personalizzato rispetto alle comunità di appartenenza”.

Il progetto prevede anche un workshop formativo di 15 ore annuali (45 complessive) rivolto ad assistenti sociali e operatori. Il fenomeno, purtroppo, è ormai una realtà. Secondo i dati del Dipartimento Giustizia minorile e di comunità in Italia i minorenni e i giovani adulti in carico agli Uffici di servizio sociale per i minorenni al 30 giugno 2021 erano 13.317 (nel 2007 erano 14.744, nel 2020 19.019). In Toscana gli interventi nel corso del 2021 hanno riguardato complessivamente 1085 soggetti, di cui 940 residenti nel territorio regionale; 515 sono i minori presi in carico per la prima volta.

Niccolò Gramigni