Covid Toscana, Giani: "Delimitare alcune zone rosse dove il contagio è maggiore funziona"

Il presidente regionale ai microfoni di Radiouno: "Finalmente abbiamo un minimo, anche se ancora da consolidare, di alleggerimento dei ricoveri nei posti Covid e nelle terapie intensive"

Vaccino, Eugenio Giani a Pasqua in visita ai medici al Mandela Forum

Vaccino, Eugenio Giani a Pasqua in visita ai medici al Mandela Forum

Firenze, 12 aprile 2021 - Il delimitare le zone rosse solo in alcune aree della regione Toscana in cui si riscontra un forte numero di contagi da Covid-19 "devo dire che sta funzionando, perché vedo che finalmente abbiamo un minimo, anche se ancora da consolidare, di alleggerimento dei ricoveri nei posti Covid e nelle terapie intensive". Parola del presidente della Toscana Eugenio Giani, ai microfoni del programma "Che giorno è'' su Radiouno. "Noi abbiamo impostato in questo periodo, dal ritorno dopo le ferie natalizie, quindi dopo il 2 di gennaio, questo criterio di avere naturalmente l'indicazione dal ministero della Salute sul livello della regione ma-ha aggiunto Giani-, sempre rapportandomi con le autorità del Ministero, di tenere in zona rossa quelle aree dove i 250 casi su 100mila abitanti o a livello provinciale o a livello diciamo così di aree più limitate ma comunque omogenee, richiedono delle misure di prevenzione".

"Quindi anche questa volta noi eravamo negli indicatori della zona arancione" con una media di "230 contagi" ogni centomila abitanti, "eravamo con un Rt di 1,01 - ha proseguito Giani -, però nelle aree in cui vedevamo le punte di maggiore contagio abbiamo disposto fino a sabato la zona rossa perché ci trovavamo, soprattutto nell'area fiorentina, pratese, nell'alta Val d'Elsa, nel comprensorio del cuoio, in una situazione molto forte di impegno delle strutture ospedaliere e delle terapie intensive".

"Per il 25 aprile avremo coperto tutti i potenzialmente raggiungibili tra gli over 80, e contemporaneamente stiamo procedendo bene sui 70-79enni perché siamo, secondo i dati offerti dalla tabella della Presidenza del Consiglio dei Ministri, secondi con 129.000, dietro al solo Veneto".