Giani: "Il Pnrr in Toscana marcia, ok all'esecuzione per 4.983 progetti"

Il presidente della Regione: "Si attivano 6,2 miliardi di euro di opere"

Cantieri (foto di repertorio)

Cantieri (foto di repertorio)

Firenze, 6 febbraio 2023 - «In Toscana oggi hanno un titolo esecutivo di realizzazione 4.983 progetti» del Pnrr, dunque «quasi 5.000 progetti che attivano 6,2 miliardi di euro di opere, per la gran parte risorse che ci vengono dall'Europa, 5 miliardi, mentre il resto sono cofinanziamenti».

Lo ha reso noto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, in una conferenza stampa oggi a Firenze. «Le cose avrebbero funzionato molto meglio se avessero dato un ruolo più forte alle Regioni - ha aggiunto -, e se avessero responsabilizzato le Regioni per la redazione dei bandi».

In ogni caso, ha osservato Giani, «la pubblica amministrazione è come un diesel: è molto più importante la fase di avanzamento delle procedure che quella materiale dei lavori. Ormai io calcolo che solitamente, con la legislazione che esiste in Italia, e questa non l'hanno fatta certo le Regioni ma è il frutto di un combinato disposto fra le normative europee e quelle nazionali, per un'opera che può essere realizzata materialmente in un anno, si impiegano almeno quattro anni per arrivare a fare la fatidica posa della prima pietra. Quindi con una situazione di questo genere, quando io ho la certezza dell'atto che stanzia i soldi, so che potranno arrivare un anno prima o un anno dopo, ma le opere pubbliche arriveranno». Lo stato attuale, ha proseguito il governatore, «non è la fine del Pnrr, tutt'altro: ci sono tutta una serie di bandi che sono stati aperti o di cui si sta prefiggendo l'apertura. Quello che vediamo è un movimento che incomincia ad avere una sua consistenza. Ho già inaugurato nell'arco degli ultimi due mesi cinque Case della salute/Case di comunità. Ho inaugurato un ospedale di comunità. Vedo che in tante cose i progetti vanno avanti e si materializzano». In altre, ha osservato ancora, «c'è più lentezza, semplicemente perché le norme speciali che sono state approvate non hanno comunque sbrogliato la matassa delle procedure particolarmente pesanti che si richiedono in Italia sia per le opere pubbliche, sia per la corrispondenza dei servizi, sia per quello che riguarda la definizione delle procedure che portano in essere i progetti che ci si propone. Ma il Pnrr in Toscana marcia»