Firenze sotterranea, "Riaprire il corridoio segreto tra l’ospedale e le Oblate"

Sotto la vicina chiesa sono state trovate anche le ‘vasche’ dove Leonardo faceva le autopsie

Il sotterraneo

Il sotterraneo

Firenze, 17 febbraio 2020 - A Firenze non c’è solo il famoso Corridoio Vasariano, il celebre percorso sopraelevato che collega Palazzo Vecchio con Palazzo Pitti passando per gli Uffizi e sopra il Ponte Vecchio. Ce n’é anche uno altrettanto suggestivo e ancora più particolare, dal momento che è sotterraneo.

 

Si tratta del passaggio sotterraneo che collega l’ospedale di Santa Maria Nuova con la biblioteca delle Oblate, che potrebbe diventare nuovamente percorribile. La Commissione cultura, presieduta da Fabio Giorgetti, è stata infatti ricevuta dal presidente della Fondazione Santa Nuova, dottor Giancarlo Landini, e nel corso dell’incontro è stata rilanciata l’idea di rendere nuovamente fruibile il passaggio sotterraneo che collega il museo di Santa Maria Nuova, presso l’ospedale, e la biblioteca delle Oblate. “Come amministrazione comunale – ha sottolineato il presidente Fabio Giorgetti – porteremo avanti questo progetto, il percorso potrebbe infatti essere restaurato. L’idea è quella di creare una raccolta fondi per rendere nuovamente percorribile questo corridoio, lungo circa trecento metri, percorribile e che passa sopra le vie fognarie. È come un “Corridoio Vasariano” sotterraneo, e dato che la biblioteca delle Oblate è di proprietà del Comune, il sogno da realizzare potrebbe essere quello di far prendere ai fiorentini ed ai turisti un caffè alle Oblate e poi invitarli a imboccare il sotterraneo per poter visitare il museo di Santa Maria Nuova. Tra l’altro – conclude il presidente Fabio Giorgetti – nei sotterranei della chiesa adiacente all’ospedale, sono state trovate quelle che la leggenda narra siano le “Vasche di Leonardo”, dove il Genio veniva a fare le sue autopsie. In realtà pare fossero grandi vasche utilizzate per tinteggiare i tessuti”.

 

È dunque leggendaria la questione delle vasche di Leonardo associate alla figura del genio per il suo presunto utilizzo per dissezione anatomica. Certo è che a 500 anni dalla morte del genio di Vinci, la sala settoria dove compiva i suoi studi autoptici, è stata riaperta, per ospitare una moderna lezione di anatomia sulle orme di quanto accadeva nel 1500. La sala, mai aperta prima al pubblico se non in quella speciale occasione, si trova all’interno della "stanza delle vasche di Leonardo", situata a sua volta nei sotterranei del Santa Maria Nuova, l’ospedale più antico del mondo ancora in funzione, fondato nel 1288 da Folco Portinari, padre della Beatrice cantata da Dante Alighieri. In questa sala Leonardo avrebbe esaminato una trentina di cadaveri, dando inizio allo studio autoptico sistematico dell’anatomia umana. Delle dissezioni fatte all’Ospedale Santa Maria Nuova, Leonardo scrisse in numerosi suoi manoscritti, uno dei quali in particolare, è entrato a far parte della Royal Library del Castello di Windsor. Sempre nella stessa sala Leonardo eseguì la dissezione di un uomo morto centenario, per scoprire il segreto di tale longevità.

Maurizio Costanzo