Nardella pronto a un Green pass rafforzato

Il sindaco della Metrocittà: "Non escludo ordinanze ad hoc". Giani più prudente: "In bar e ristoranti non serve". Il centrodestra insorge

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Firenze, 22 luglio 2021 -  Il Green pass che verrà (come e quando nello specifico ancora non è dato a sapere) imperla già di sudore parecchie fronti. Ben più di quanto non faccia il ruggito estivo di metà luglio. Trovare il punto di equilibrio tra motore dell’economia ancora a giri bassi, salute pubblica, scongiuri di ’ritorno al futuro’ di incubi freschi di memoria (i lockdown con le porte di casa più o meno chiuse), battibecchi tra vaccinisti e no vax e genitori timorosi di far iniettare il siero ai figli è un esercizio politico difficilissimo. La strada comunque sembra tracciata. Certo, restano da capire con esattezza i nuovi parametri per la suddivisione dei colori regionali e dettagli come pranzi e cene al chiuso nei locali anche senza pass, ma la ’carta verde’ per avere libertà di accesso a musei, teatri, palestre, treni, bus e via vietando è ormai cosa fatta. E mentre le categorie economiche bubano, i big della politica toscana – pur con diversi distinguo – giocoforza ingoiano la (non più rimandabile) medicina amara. Dario Nardella, sindaco della Metrocittà, non solo accoglie preventivamente ’la carta verde’ in lavorazione ai tavoli romani ma ne ipotizza già un rafforzamento. "Secondo me gli Enti locali devono e possono spingere sull’uso del green pass – dice infatti il primo cittadino – Io non escludo anche l’ipotesi di firmare ordinanze per consentire l’accesso a una serie di luoghi ai possessori di green pass, nel caso in cui la campagna di vaccinazione non dovesse procedere secondo le aspettative a causa di un numero eccessivo di no vax". «La libertà di chi non vuole vaccinarsi è sacrosanta - ha aggiunto poi nel corso di un incontro pubblico alla festa dell’Unità di Fiesole - ma non può entrare in contrasto con chi si è vaccinato e vuole muoversi senza rischio nel proprio Paese". Resta prudente il governatore Eugenio Giani il quale – rimarcando come la situazione in Toscana "non sia drammatica" dato che comunque parliamo di "300 contagi al giorno e solo quattro mesi fa lottavamo con 1.500-1700 casi, a ottobre 2.700 – frena "su bar e ristoranti" dove di non "ci sia bisogno adesso di una green card per accedere". Green card che al contrario, per il presidente della Regione, "potrebbe partire come titolo per partecipare a quegli eventi o grandi manifestazioni, fra poco riparte il campionato, penso agli eventi sportivi, e poi vedere di conseguenza come funziona". Auspica la via del compromesso Marco Stella, capogruppo di Forza Italia in Regione. "Il green pass – dice – va utilizzato e richiesto in luoghi e strutture in cui si verificano grandi assembramenti. Ma sarebbe un errore la sua obbligatorietà in bar e ristoranti. Per i locali che distribuiscono cibi e bevande, sono sufficienti le regole attualmente in vigore, sia al chiuso che all’aperto: opportuni distanziamenti e gel disinfettanti" Meno diplomatico il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale Francesco Torselli che entra a gamba tesa sul sindaco Nardella: "Nardella è addirittura pronto ad adottare delle ordinanze locali che impongano il green pass, in spregio all’architrave legislativo nazionale. Siamo alla follia. Queste posizioni oltranziste sono gravi e fanno venir meno i diritti fondamentali dei cittadini. Ma non solo! Il passaporto vaccinale andrebbe a colpire quei settori economici che stanno riprendendo fiato adesso: Horeca, eventi e trasporti". Fa da contraltare Antonio Mazzeo, presidente dem dell’assemblea regionale: "La soluzione per sconfiggere definitivamente il virus è il vaccino, non dimentichiamolo e su questo terreno tutti possiamo fare la nostra parte – dice – Abbiamo superato mesi difficilissimi, non buttiamo via questi sacrifici". Quindi il dardo avvelenato contro il centrodestra: "A dare il buon esempio credo debbano essere per primi coloro che hanno incarichi istituzionali: per questo non comprendo quei leader politici che fanno ostruzionismo".