Lo Spezia chiede il Franchi, Firenze dice di no

Tramonta l’ipotesi di concedere ai liguri, privi di stadio a norma, l’impianto per la prossima stagione al Campo di Marte. Sollievo nel rione

Tifosi fiorentina

Tifosi fiorentina

FIRENZE, 18 maggio 2021 -  Si conclude con un nulla di fatto la polemica che nelle ultime ore aveva infiammato sia i tifosi della Fiorentina, che i residenti del Campo di Marte. Aveva preso piede, infatti, la possibilità che dopo aver raggiunto la salvezza ed essersi regalato un altro anno di Serie A, lo Spezia calcio chiedesse di giocare le gare casalinghe allo stadio Artemio Franchi. Lo storico impianto ligure, il Comunale Alberto Picco di La Spezia, non rispetta infatti i parametri di sicurezza e capienza richiesti dalla massima competizione calcistica nazionale, e gli aquilotti potrebbero essere obbligati nuovamente a trovare un nuovo impianto. Lo scorso anno, infatti, le prime partite fino a dicembre furono disputate all’Orogel Stadium - Dino Manuzzi di Cesena, salvo poi ricevere la concessione per usufruire dell’impianto casalingo. In vista della prossima stagione, intanto, lo Spezia ha indicato lo stadio di Udine, la Dacia Arena, come impianto per disputare le coppe europee, nella remota ipotesi di qualificazione, a dimostrazione dei problemi del Picco.

La società a febbraio è passata nelle mani dell’imprenditore americano Robert Platek, che vorrebbe in tutti modi avere lo stadio Picco a disposizione per la sua prima stagione da proprietario con i tifosi sugli spalti. I liguri, infatti, chiederanno ufficialmente una nuova proroga alla Lega Calcio, per sfruttare l’impianto casalingo. Qualora , infatti, la curva ospiti del Picco dovesse essere pronta prima dell’inizio del prossimo campionato, sarebbe più facili per gli acquilotti ricevere la proroga. Platek , però, si sta comunque tutelando, cercando un eventuale altro stadio capace di ospitare il suo Spezia anche solo per qualche mese. La candidatura del Franchi di Firenze con il passare dei giorni stava prendendo sempre più piede. I liguri, infatti, vorrebbero uno stadio “abituato“ alla Serie A, in modo da evitare tutti i problemi con la tecnologia Var avuti a Cesena. I liguri hanno effettivamente sondato il terreno per lo storico impianto di Nervi, non trovando però il terreno fertile sprato. Sembra infatti impossibile che lo Spezia disputi le gare casalinge al Franchi, per una serie di motivazioni. La principale, è un fatto di ordine pubblico, poichè con la promozione in Serie A dell’Empoli, ci sarebbero due squadre impegnate in gare casalinghe nella stessa provincia ogni turno.

Questo scenario non è ben visto dalle autorità, costrette ad un vero e proprio tour de force. Un altro motivo riguarda l’aspetto più pratico, ovvero l’uso del manto erboso del Franchi, che senza turni di riposo rischia di rovinarsi molto prima e avere mesi dell’anno ai limiti dell’impraticabilità. La motivazione più sportiva, invece, è una richiesta esplicita della Fiorentina, che ha una concessione pluriennale per il Franchi, ed ha chiesto espressamente di svolgere l’allenamento di rifinitura, il giorno prima delle partite, allo stadio. La presenza di un’altra società renderebbe questo impossibile. Il rapporto tra le due società è di assoluta serenità, ma con ogni probabilità non sarà Campo di Marte ad ospitare lo Spezia, per la felicità dei residenti del quartiere, che avevano già espresso più di qualche perplessità riguardo a questa ipotesi.