Verso le elezioni. Sale la tensione, 40 giorni al voto. Giani: "Pensiamo ai toscani"

Il candidato del centrosinistra replica al leader della Lega che gli aveva dato di "imbucato" a Pisa

Eugenio Giani e Susanna Ceccardi

Eugenio Giani e Susanna Ceccardi

Firenze, 10 agosto 2020 -  Il conto alla rovescia è iniziato. Mancano 40 giorni al voto che decreterà il nuovo presidente della Toscana. Un voto che è amministrativo, ma ha anche una grande valenza nazionale. E’ innegabile. Nella sfida per il futuro la Toscana si gioca anche quello del centrosinistra, Pd in testa, Italia Viva a ruota. E anche di quello del centrodestra, Lega in primis poi Fratelli d’Italia (in doppia cifra?) e Forza Italia (rilancio o scomparsa?). I toni si fanno più aspri, la polemica aumenta. Ogni situazione può diventare scenario di contesa invece che di confronto di idee. Del resto è la Lega che sta alzando la posta in gioco partendo da sfidante del potere rosso (sbiadito): "Qui fino a 5 anni fa, partecipare alle regionali era come il campionato di calcio: provi a giocartela ma sai che vince la Juve. Quest’anno si parte 0 a 0 e possiamo vincere insieme" ha detto ieri Matteo Salvini a Viareggio. Si sente aria di ribaltone? Il Carroccio e Susanna Ceccardi ci credono. Le sensazioni, ma sempre sensazioni restano gli danno ragione. Un esempio: a Empoli, feudo Pd, c’erano centinaia di persone ad ascoltare Salvini e Ceccardi. Sarebbe stato ipotizzabile fino a poco tempo fa? Ieri Eugenio Giani, candidato presidente del centrosinistra, è tornato a parlare. Non gli è andata giù la ricostruzione di Salvini che gli ha dato di "imbucato" all’inaugurazione della ciclovia Pisa-mare, ultimo pezzo di una direttrice che parte dell’aretino. "Le opere pubbliche sono di tutti. Lo sono per definizione - ha sottolineato Giani che era all’inaugurazione con la fascia da presidente del Consiglio regionale- Appartengono alla comunità e devono essere realizzate con questo spirito. Non sono di destra, non sono di sinistra, non sono di sindaci e governatori. A chi amministra spetta il grande onore di aver contribuito a realizzare qualcosa di importante, e tanto basti! E il compito di promuovere le nuove opportunità che ha contribuito a creare, così che la comunità intera ne possa beneficiare". Giani invita ad abbassare i toni e a guardare al bene della collettività toscana: "Il mio è un invito a quei politici e a quegli amministratori pubblici che, sotto campagna elettorale, si fanno prendere la mano. I beni della comunità non sono terreno di caccia delle parti. Ritroviamoci almeno su questo e diamo ai nostri cittadini l’opportunità di formarsi un’opinione più alta della politica, finalmente". E conclude: "È stato un onore per me rappresentare la Regione all’inaugurazione della ciclabile pisana, la Regione ha stanziato per l’opera circa il 40% per una cifra di 2 milioni e 500mila euro".  

Momenti tesi a Viareggio ieri mattina: all’arrivo Salvini è stato contestato dal maestro Alberto Veronesi, direttore musicale del Festival Puccini di Torre del Lago e candidato pd alle Regionaliche si è presentato al comizio con un cartello con su scritto ‘noi siamo una città civile’ e ‘vergogna, non si scherza con l’antifascismo’. Salvini, dal palco, ha replicato: "Se il direttore di uno dei principali festival musicali è quello che viene qua come un matto a gridare a gente che non la pensa come lui, allora qua ci sono da cambiare molte cose".