Toscana, cassa integrazione: 36mila domande inoltrate all'Inps, in buona parte dai negozi

Tutte le richieste sono state inoltrate all'Inps

Coronavirus e fase 2, al lavoro con le mascherine (Ansa)

Coronavirus e fase 2, al lavoro con le mascherine (Ansa)

Firenze, 8 maggio 2020 - Sono 26142 le domande di cassa integrazione in deroga per l'emergenza covid in Toscana. E, fa sapere la Regione, sono state tutte istruite e quindi inviate all'Inps. In tutto le domande hanno riguardato oltre novantamila lavoratori, per la precisione 91.905.

Desidero ringraziare sentitamente gli uffici regionali e in particolare la direzione Lavoro per lo straordinario impegno profuso in queste settimane per evadere tutte le pratiche in tempi record'', afferma l'assessore regionale al Lavoro Cristina Grieco. Grieco precisa: ''Possiamo dire con orgoglio che siamo tra le primissime regioni italiane ad aver completato il lavoro istruttorio ad aver già inviato tutte le pratiche autorizzate all'Inps, che procederà al pagamento. Voglio anche ricordare che in Toscana abbiamo siglato un accordo con il sistema bancario regionale per l'anticipazione dietro semplice attivazione di domanda di ammortizzatore con causale Covid-19 da parte dell'azienda. L'elenco degli istituti aderenti è sul nostro sito''.

Dallo scorso 31 marzo la direzione Lavoro della Regione Toscana ha reso disponibile una piattaforma online per l'invio di domande di cassa integrazione in deroga per la richiesta di autorizzazione in conseguenza dell'emergenza epidemiologica da coronavirus Covid-19 da parte delle aziende con almeno un luogo lavorativo sul territorio toscano. Le aziende si sono mosse fin dai primi giorni. L'ultimo report evidenzia che il numero complessivo di domande inviate dalle imprese è pari a 36.142 per 91.

In Toscana il flusso delle domande inviate online presenta una concentrazione più elevata in corrispondenza di Firenze. Nella provincia fiorentina, infatti, si registra il maggior numero di richieste, circa il 27 per cento, davanti a Lucca, con 11,2 per cento, ed a Pisa, con il 10,5 per cento. I lavoratori coinvolti nelle domande di cassa integrazione in deroga sono per circa il 60 per cento donne.

''La componente femminile, alla luce dei dati che emergono, appare maggiormente interessata da questo ammortizzatore'', osserva l'assessore Grieco. ''E' un elemento sul quale dobbiamo riflettere''. Anche per quanto riguarda il numero di lavoratori, Firenze è in assoluto il territorio provinciale più interessato con il 28% del totale. Le domande provengono per il 30 per circa cento da aziende dal settore del commercio all'ingrosso e al dettaglio, per circa il 27 per cento dalle attività dei servizi di alloggio e dalla ristorazione, per l'11 per cento dalle attività professionali. I lavoratori interessati alla cassa integrazione in deroga, infine, per oltre la metà hanno la qualifica di operaio, esattamente il 53,7 per cento, mentre per il 38 per cento sono impiegati e per l'8 per cento apprendisti.