Morta Carla Fracci, il legame con Firenze e la Toscana

Il lungo legame affettivo si consacrò in un rapporto pubblico. La ballerina ricoprì la carica di assessore alla Cultura della Provincia di Firenze

Carla Fracci

Carla Fracci

Firenze, 27 maggio 2021 - Carla Fracci aveva imparato ad amare Firenze grazie al marito fiorentino, il maestro Beppe Menegatti, e da oltre 60 anni era diventata la sua città del cuore. Se Milano era il luogo di nascita, di crescita, del lavoro e del successo, la celeberrima ballerina aveva condiviso con il marito, fin dagli anni '70, il desiderio di creare un 'rifugio' nella campagna toscana, a pochi passi da Firenze: da qui la scelta di ristrutturare un vecchio casale diroccato a San Casciano Val di Pesa.

Anni dopo la coppia si sarebbe impegnata anche in una battaglia ambientale contro i tralicci dell'energia elettrica che deturpavano il paesaggio che lambiva il Chianti fiorentino. Il lungo legame affettivo con Firenze e la Toscana, collegato anche alla collaborazione della coppia con il Maggio Musicale Fiorentino, è sbocciato, infine, in un rapporto pubblico. Carla Fracci è stata, infatti, anche amministratrice: ha ricoperto la carica di assessora alla Cultura della Provincia di Firenze e in quella veste la volle nel 2009 l'allora presidente Andrea Barducci.

"Carla Fracci - disse Barducci che era succeduto nell'incarico a Matteo Renzi - è un punto di riferimento per la cultura italiana e non solo; è una donna con forte senso civico, con idee per il nostro territorio, dove da molti anni vive, e con la capacità di metterle a frutto. Ma soprattutto, e questo è il punto che mi preme di più, è un'artista, e penso che in questo momento a Firenze ci sia bisogno dello sguardo, della sensibilità di un'artista, che aiuti a svolgere un lavoro serio sulla cultura. Per questo abbiamo deciso di chiedere alla signora Fracci di lavorare con noi, e siamo davvero felici che lei abbia accettato". 

Nel 2013, quando il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, vinse le primarie che lo incoronarono segretario del Pd, Carla Fracci e Beppe Menegatti commentarono: "Abbiamo intonato l'Esultate di Mozart. Siamo felici per lui, per il partito, per il Paese. L'importante adesso è concentrarsi sulla costruzione del futuro. Che Matteo ascolti, in ogni ambito, soprattutto in quello della cultura, soprattutto persone di qualità". Salvò poi, cinque anni fa lasciarsi sfuggire "un no comment" a chi le chiedeva un parere su Renzi premier.

L'accademia della Crusca ricorda Carla Fracci con una poesia di Alda Merini

Il cordoglio dell'assessore Tommaso Sacchi

"Ci ha lasciato una leggenda che con delicatezza e leggiadria infinite ha impresso un segno indelebile nella storia della danza del nostro Paese e del mondo”. Lo afferma l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi alla notizia della morte di Carla Fracci. “A Firenze - ricorda Sacchi - Carla Fracci è stata assessore alla cultura e allo spettacolo della Provincia, dal 2009 al 2014. Nel 2008 aveva ricevuto le Chiavi della città, il prestigioso riconoscimento attribuito dall'Amministrazione comunale”. “Alla famiglia - conclude - giungano le condoglianze dell’amministrazione e mie personali. Noi la immaginiamo continuare a danzare per sempre, leggera tra le nuvole”.

Il ricordo di Nardella

"Apprendo con dolore della morte di Carla Fracci, la nostra stella nell'arte incantatrice della danza. Mi stringo ai suoi cari e ricordo in lei anche l'amministratrice, assessora alla Cultura nella Provincia di Firenze che sviluppò legami con la Russia, prese le parti dei bambini Saharawi, l'impegno per la salvaguardia del Maggio Musicale Fiorentino. Sono solo tre espressioni di un impegno portato avanti con discrezione e autorevolezza. Ho stretto un bel legame di amicizia con Carla Fracci e nel corso degli anni ho avuto modo di collaborare spesso con lei, coltivando insieme la passione per la buona amministrazione, per la musica, per la cultura che fa crescere il senso di un'appartenenza comune fondata su ciò che dura". Il ricordo del sindaco di Firenze, Dario Nardella.

Le parole di Giani

"Ci lascia la regina della danza. Legata da sempre alla Toscana, anche da assessore provinciale di Firenze, hai contribuito a creare cultura ed eleganza. Una grandissima, inarrivabile artista, ma anche una donna di straordinaria ricchezza umana e culturale. La sua scomparsa è una grande perdita per tutto il nostro Paese», ha affermato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, affidando a una nota il suo cordoglio per la morte di Carla Fracci. «Ricordo - prosegue - il suo legame speciale con Firenze e con la Toscana, qui aveva casa, e la sua esperienza come assessore provinciale alla cultura, una testimonianza concreta di un altro fondamentale aspetto della sua figura: il forte impegno civile e sociale».