Nei rifugi dei disperati lungo le rive dell’Arno

Crescono le segnalazioni per la pericolosità delle aree intorno e sotto ai ponti: " La notte vengono, distruggono tutto e spacciano"

rifiuti e siringhe: lungo l’Arno, sotto i ponti ma non solo, si trova di tutto

rifiuti e siringhe: lungo l’Arno, sotto i ponti ma non solo, si trova di tutto

Firenze, 11 febbraio 2022 - Di giorno uno dei luoghi più frequentati dai fiorentini, il lungo camminamento sulle rive dell’Arno che da ponte San Niccolò porta fino a Varlungo e anche oltre, di notte una pericolosa zona di degrado e spaccio, come testimoniano i segni tangibili che si trovano ogni mattina. Si può riassumere in poche semplici parole il dualismo di quello che è davvero uno degli ultimi camminamenti naturali sulle sponde del fiume cittadino, da sempre luogo di aggregazione per famiglie e animali domestici, che nasconde segreti ben più oscuri. Da ponte San Niccolò fino al ponte Giovanni da Verrazzano, infatti, ci sono locali, giardini pubblici, parchi giochi per bambini, aree cani e campi sportivi, è senza dubbio uno dei tratti più vissuti dei Lungarni, soprattutto dai bambini. Sono molti i sentieri che portano ai giardini lungo il fiume, una delle passeggiate più belle di tutta la città, che però tra ragazzi stesi ad ascoltare la musica con le cuffiette, passeggiate con i cuccioli a quattro zampe e persone a prendere il sole, si trovano anche regali ben più spiacevoli. Siamo andati di persona a vedere la situazione che si cela dietro a lungarno Colombo, e abbiamo trovato molto di più di quello che ci aspettavamo.

«Non mi sento più sicuro a portare il mio cane qui – raccontano gli anziani all’interno della zona esclusiva per gli amici a quattro zampe -. Nei giardini troviamo sempre più spesso siringhe usate, bottiglie di alcolici rotte e sporcizia. Anche questo spazio, dove vengono anche i bambini con i cuccioli, ogni mattina è un disastro. La notte vengono, distruggono tutto, vomitano e spacciano". Ci invitano ad andare sulle sponde del fiume a vedere la situazione ancora più da vicino. In mezzo all’erba più alta, in giardino è davvero una selva di siringhe e lacci emostatici, oltre a bottiglie di birra rotte e lanciate. Si trovano mozziconi di sigarette, fogli di carta stagnola, blister di siringhe, cartacce di tutti i tipi.

La zona maggiormente colpita dal degrado sono le scale che dal ponte San Niccolò portano direttamente sull’Arno, e poco importa se c’è una catena all’inizio a indicare di non entrare, visto quanta sporcizia si è accumulata del tempo. Naturalmente non mancano siringhe, lattine di birra, mozziconi di sigarette e non solo. Dal fondo delle scale, però, la nostra attenzione è richiamata da una scia di impronte e rifiuti, che porta fino a sotto al ponte stesso. Andando a controllare, quello che abbiamo trovato di fronte a noi è un vero e proprio accampamento in stile Trainspotting, che avrebbe potuto certamente accendere la fantasia di Danny Boyle per il terzo episodio della fortunata saga.

Proprio sotto a dove il ponte inizia la sua corsa, collegando lungarno Colombo a piazza Ferrucci, c’è un covo con tanto di materasso e piumone buttato sul cemento, circondato da siringhe, lacci, bottigliette, cucchiai, stagnola e chi più ne ha più ne metta. Proprio accanto ai giardini pubblici, ai bambini e ai cuccioli, ponte San Niccolò nasconde un segreto di degrado e droga, che torna ad affiorare dopo gli episodi di violenza e degrado già capitati nella stessa zona in estate.