Le api sono in pericolo. E ci sarà meno miele. "Aiutiamo il settore"

L'allarme di Legacoop Toscana agroalimentare e pesca e Confcooperative Fedagripesca Toscana

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Firenze, 21 giugno 2021 - Le gelate che hanno caratterizzato la prima fase della primavera hanno ridotto notevolmente le fioriture e hanno alterato il comportamento delle api. Il risultato è l’azzeramento della produzione del pregiato miele d’acacia e di tutti gli altri mieli primaverili. Non solo: è ad alto rischio la produzione di mieli come castagno, tiglio, girasole. Per questo Legacoop Toscana agroalimentare e pesca e Confcooperative Fedagripesca Toscana chiedono interventi straordinari in favore delle aziende apistiche e, in particolare, l’attivazione di un ristoro ad hoc per gli apicoltori o misure di sostegno, come specifici esoneri contributivi.

«Non si tratta di una questione solo economica e di sopravvivenza delle aziende – spiega Massimo Carlotti, responsabile del dipartimento Agroalimentare di Legacoop Toscana -. Il ruolo che le api svolgono per garantire la biodiversità e la continuità della vita sulla terra è noto. Ed è altrettanto riconosciuta la funzione essenziale che gli apicoltori hanno nell’assicurare la preziosissima sopravvivenza delle api».

«Nonostante l’impegno degli apicoltori per sostenere la difficile situazione di questa primavera – aggiunge Fabrizio Tistarelli, presidente del settore agroalimentare e pesca di Confcooperative – sono previsti drastici cali nella produzione di miele che incideranno notevolmente sui redditi aziendali. Per questo motivo, a supporto delle difficoltà che stanno vivendo le nostre associate, si richiedono interventi straordinari a sostegno delle aziende apistiche per sostenerne l’attività in un momento così delicato».