Allenatore di volley finisce in carcere per bancarotta

L'uomo è molto noto per aver allenato alcune formazioni a livello giovanile, ma anche in serie C

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Firenze, 3 marzo 2021 - Le cose, per la squadra di volley della Delfino Pescia, si stavano mettendo bene in questo inizio di campionato di serie C. Poi l’altra mattina lo choc. I carabinieri sono andati a bussare alla porta del coach, Santi Francalanza, di 54 anni, originario di Firenze, ma da qualche anno residente nella città dei fiori. E proprio nell’area fiorentina, Francalanza è molto noto per aver allenato alcune formazioni a livello giovanile, ma anche in serie C: dopo il ritorno al Galluzzo nel 2014, Francalanza ha seguito il progetto di fusione con l’Impruneta, per passare poi successivamente allo Scandicci. Quindi nuovo ritorno a Impruneta, prima di trasferirsi sulla panchina del Calenzano. Poi la nuova avventura con il Delfino Pescia, fino a quando i militari gli hanno mostrato l’esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Firenze. In pratica Francalanza deve scontare per una condanna passata in giudicato 4 anni e 2 mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta.

La vicenda risale a sette anni fa, quando Francalanza si occupava di assicurazioni. I carabinieri lo hanno accompagnato al carcere di Prato, dove dovrà scontare la pena. Francalanza dalla scorsa estate era non solo l’allenatore della Delfino, ma anche il direttore tecnico e si occupava non solo della prima squadra, ma anche di alcune formazioni giovanili. E i risultati, erano positivi. Un fulmine a ciel sereno per tutta la squadra a cominciare dal presidente Giovanni Giannoni: "Sono sorpreso e amareggiato. Dal punto di vista sportivo aveva svolto un ottimo lavoro con professionalità e passione e i risultati si sono visti. Resta l’amarezza per non essere stati messi al corrente della situazione all’inizio del nostro rapporto di collaborazione". Adesso naturalmente Giannoni e gli altri componenti del consiglio sono alla ricerca di un nuovo coach.