Natale, in Toscana l'abete viene adottato e torna nel bosco dopo le feste

L'iniziativa è stata ideata da un'azienda agricola della montagna pistoiese. Gli alberi naturali acquistati potranno essere restituiti dopo le feste

Abete a noleggio

Abete a noleggio

Pistoia, 6 dicembre 2022 – Parte l'8 dicembre l'iniziativa 'L'albero in adozione', ideata dall'azienda agricola della montagna pistoiese, 'Il Sottobosco', e promossa da Coldiretti e Campagna Amica. A chi acquista un albero naturale, sarà data la possibilità, dopo le feste, di restituirlo al vivaio, ottenendo indietro la metà del prezzo pagato. Gli alberi riconsegnati saranno tenuti in custodia fino al Natale 2023 e quelli troppo grandi per essere di nuovo ospitati in casa torneranno nel bosco.

L’obiettivo dell'iniziativa è andare incontro alle difficoltà di gestione di un abete vero per molte famiglie che hanno poco spazio in casa o nessun giardino per ospitarlo, offrendo la possibilità di riportare l’esemplare acquistato al vivaio. Un incentivo a scegliere l'albero naturale, anziché quello artificiale, di bassa qualità, proveniente dalla Cina che, sottolinea Coldiretti, impiega oltre 200 anni prima di degradarsi nell'ambiente contribuendo alla diffusione delle microplastiche nel suolo, nelle acque e nella catena alimentare.

“Gli alberi acquistati, una volta spogliati degli addobbi, potranno essere riconsegnati al nostro vivaio ottenendo indietro la metà del prezzo pagato. - spiega Fabio Bizzarri, vivaista ed ideatore dell’iniziativa - Lo terremo in custodia e ce ne prenderemo cura fino al prossimo Natale grazie all’impiego di speciali vasi che tramite dei fori permettono alle radici di crescere una volta ripiantati”. Gli abeti sono allevati nella Foresta del Teso, sulla montagna pistoiese. Per prenotarli basterà recarsi al mercato Campagna Amica di Pistoia (Via dell’Annona, 211), ogni sabato mattina.

“Una sfida che non poteva che partire dalla Toscana, capitale degli alberi di Natale, con tre milioni di esemplari coltivati principalmente tra il Casentino e la montagna pistoiese. - spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana - L’albero naturale concilia il rispetto della tradizione con quello dell’ambiente a differenza delle piante di bassa qualità importate dall’estero che raggiungono l’Italia dopo un lungo trasporto con mezzi inquinanti e degli abeti di plastica che inquinano dieci volte di più”. “Ma non è solo questa la motivazione. Grazie agli alberi di Natale – prosegue Filippi – è possibile mantenere la coltivazione in molte aree di montagna con il terreno lavorato, morbido e capace di assorbire la pioggia in profondità prima di respingerla verso valle evitando i pericoli delle frane, mentre la pulizia dai rovi e dalle sterpaglie diminuisce il pericolo d’incendi. Quando si sceglie quale albero acquistare per Natale pensiamo anche a questi aspetti”.