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9 settembre 2023, è la Giornata mondiale contro la sindrome feto alcolica

Molte donne, anche quando sanno di essere incinte, non smettono di bere: ecco i danni che l’alcol produce al feto

Donna incinta (foto Ansa)

Firenze, 9 settembre 2023 – Oggi, 9 settembre, cade la giornata Giornata Mondiale della "Sindrome Feto Alcolica". Il consumo di alcol è, infatti, associato a una vasta gamma di danni al feto e al bambino quali l'aborto spontaneo, la natimortalità, la sindrome della morte improvvisa in culla, il parto pretermine, alcune malformazioni congenite, il basso peso alla nascita, il ritardo di sviluppo intrauterino e una serie di disordini racchiusi dal termine Che l'alcol in gravidanza faccia male al feto è cosa nota. Eppure molte donne, anche quando sanno di essere incinte, non smettono di bere, in particolare quando la gestazione non è programmata. Come hanno calcolato i ricercatori della Vanderbilt University, per ogni settimana in cui una donna incinta consuma alcol, tra la quinta e decima settimana di gravidanza, il rischio di aborto spontaneo aumenta dell'8%. L'impatto dell'alcol aumenta nelle prime nove settimane e si ha indipendentemente dal fatto che la donna abbia bevuto meno di un bicchiere o più di 4 durante ogni settimana. Il rischio è anche indipendente dal tipo di alcol bevuto e se la madre ha avuto episodi di abuso di alcol. Nello studio, condotto su 5.353 donne, la metà ha riportato di avere consumato alcol durante il concepimento e nelle prime settimane di gravidanza. L'età media gestazionale in cui si è interrotto il consumo è stata di 29 giorni. Anche se il 41% ha cambiato le proprie abitudini nel giro di 3 giorni dal risultato positivo del test di gravidanza, quelle che avevano smesso di bere più o meno nel periodo in cui avrebbero dovuto avere il ciclo mestruale, avevano un rischio di aborto del 37% maggiore rispetto a quelle che non bevevano alcol. Sono stati scoperti nel cervello del feto anche i danni del consumo di alcol materno durante la gravidanza: con uno studio senza precedenti che si è servito di una risonanza ad alta risoluzione, il gruppo di ricerca di Gregor Kasprian, della Università di Vienna ha evidenziato che già dalla 20esima settimana di gestazione, se la donna consuma alcolici in gravidanza, il cervello del feto presenta delle differenze strutturali rispetto al cervello di feti di pari età gestazionale di donne che non consumano alcol in gravidanza. Non solo: l'alcol danneggia i figli ancora prima che la madre rimanga incinta. Le donne che abusano di alcolici prima di concepire hanno maggiori possibilità di partorire figli con alti livelli di zucchero nel sangue, aumentando il loro rischio di diventare diabetici da adulti. Lo ha verificato uno studio presentato al congresso della Società americana di endocrinologia a Orlando, in Florida. Le donne che vogliono concepire dovrebbero evitare, in generale, di bere molti alcolici. Non dovrebbero infatti mai superare i 6 drink a settimana, e in particolare, nella seconda metà del ciclo mestruale mai superare i 3. Questo il risultato emerso da uno studio pubblicato sulla rivista Human Reproduction. Anche un paio di bicchieri a settimana di bevande alcoliche nelle prime fasi di gravidanza possono aggravare il rischio che il nascituro sviluppi depressione, ansia e altri disturbi psicologici e comportamentali. La cosa migliore è zero alcol in gravidanza. Nasce oggi Michael Bublé nato il 9 settembre del 1975 a Burnaby, in Canada. Oggi il famoso cantante e attore compie 48 anni. Ha detto: “Per creare il mio stile ho pescato un po' ovunque. Ma una volta, parlando con Tony Bennet, gli ho detto che avevo rubato anche da lui. E lui mi ha risposto: "Bene! Se rubi da una persona sola sei un ladro, ma se rubi da tante allora sei un ricercatore". Maurizio Costanzo