Ugo De Vita porta in scena il disagio di Campana

Al Saloncino del Teatro della Pergola di Firenze, grazie alla Fondazione del Teatro Nazionale della Toscana, alle 18.15 di martedì 26 e di mercoledì 27 si concluderà la terza edizione della rassegna ’Per amor dei poeti’. Si terrà con la voce di Ugo De Vita, autore, attore e doppiatore tra i più apprezzati in Italia, ’Voci isolate del Novecento italiano’, con sottotitolo ’Come finisse il mondo’, dal poemetto che De Vita ha legato a versi scelti, ispirati al saggio di Eugenio Borgna, psichiatra insigne e uomo di lettere.

"Credo che il testo sia fecondo di osservazioni preziose: sarà un ’viaggio’ tra prosa e poesia – dice De Vita - e a me torna alla memoria Eros Alesi. Giovanissimo correggevo bozze per ’Stampa alternativa’ e scoprii una generazione di poeti giovanissimi, di genialità e istinto".

"Qui – prosegue – mescolerò echi di Campana, della Pozzi, di Alesi e poi liriche di Carlo, Margherita e dei pazienti psicotici di Eugenio (Borgna), perché sia luce e poesia". Quella poesia che, come diceva Ezra Pound, è "la conquista dello stato puro dei pensieri".

Da questo ’Voci isolate del novecento italiano’, Ugo De Vita promette infine di offrire al pubblico "la suggestione del ’soffio vivo’ nella lettura, del respiro; la voce si consegna in contrasto a un silenzio ed esprime poi i cambi di tono, una tecnica che si apprende in anni di lavoro. Dopo, è più difficile ’scolpire’ parole nel dare voce".

Dunque, sarà un doppio appuntamento davvero da non perdere al Saloncino della Pergola di Firenze alle 18.15 del 26 e del 27 marzo.