La sanità toscana in rosso. Il no della Cisl all’aumento Irpef: "Ci sono altre soluzioni possibili"

La campagna del sindacato con le cartoline da spedire a Giani per chiedere la marcia indietro

La sanità toscana in rosso. Il no della Cisl all’aumento Irpef: "Ci sono altre soluzioni possibili"

La sanità toscana in rosso. Il no della Cisl all’aumento Irpef: "Ci sono altre soluzioni possibili"

Il messaggio chiaro e netto di un "no" all’aumento Irpef per far fronte al deficit della sanità arriva tramite cartolina. La mobilitazione della Cisl contro l’aumento della tassa regionale si traduce in un’immagine originale per chiedere alla Regione un retrofront deciso sulla sua impopolare decisione. Una donna con una borsa gialla si trova a un bivio; un cartello stradale la invita a tornare da dove è arrivata. "Marcia indietro sull’aumento dell’addizionale regionale Irpef", si legge sulla foto della cartolina a colori predisposta dal sindacato.

"Arriverà in migliaia di copie sul tavolo del presidente Giani – è sicuro il segretario generale Cisl Toscana Ciro Recce -. Invitiamo tutti i cittadini a venire nelle nostre sedi, a firmarla e a farla arrivare sui tavoli della Regione perché si fermi questa scelta ingiusta". Ingiusta, spiega, perché "penalizza sempre i soliti noti: i lavoratori e i pensionati. Ci sono altre modalità per affrontare le difficoltà del bilancio regionale. Non l’aumento delle tasse".

Dalla prossima settimana, chi vorrà firmare la cartolina, la troverà nelle sedi del sindacato in tutta la Toscana. Potrà sottoscriverne una e imbucarla nelle apposite cassette predisposte nei vari sportelli Cisl, senza costi. Tutte le missive, uguali ma differenziate attraverso le firme dei toscani, saranno poi raccolte dai responsabili sindacati e consegnate direttamente al presidente della Regione.

Se il governatore toscano Giani ha ribadito che "la sanità pubblica non è gratis: per non fare tagli ai servizi, abbiamo dovuto disporre un’addizionale Irpef che porta duecento milioni di euro nelle casse regionali", per la Cisl si tratta invece di "una decisione ingiusta e parziale: attuato in questo modo, questo aumento di pressione fiscale riguarderà in otto casi su dieci lavoratori dipendenti e pensionati" che già fanno fatica ad arrivare a fine mese.

L’iniziativa delle cartoline, continua il segretario generale della Cisl Recce "è stata ideata per consentire a tutti i toscani di far sentire la propria voce su un tema così delicato e che riguarda tutti". Nei prossimi giorni la Cisl chiederà anche un incontro ai rappresentanti di tutti i gruppi del Consiglio regionale, in vista poi di una manifestazione regionale di protesta che sarà organizzata entro fine gennaio.

La protesta della Cisl si aggiunge alle numerose altre critiche all’aumento Irpef, arrivate anche dallo stesso mondo della sanità: subito dopo l’annuncio dell’aumento l’intersindacale toscana di medici, veterinari e dirigenti sanitari, intervenne per bocciare da subito questa soluzione.

"Una vessazione e un invito per i medici a fuggire dal pubblico" hanno rimarcato senza mezzi termini i rappresentanti sindacali delle professioni sanitarie, proponendo in alternativa una ricetta composta da vari strumenti per gestire meglio le criticità economiche, fra cui razionalizzare la rete ospedaliera e governare il territorio per evitare gli accessi impropri al pronto soccorso. Ma per ora non c’è stato alcun ripensamento da parte della Regione.

Manuela Plastina