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Sansepolcro, storia di una stagione orribile. Cacciati dirigenti e tecnici: si torna in Eccellenza

Tanti errori e un finale di campionato da dimenticare. Nemmeno l’ultima chance è stata sfruttata. Ora resta la strada del ripescaggio

Sansepolcro, storia di una stagione orribile. Cacciati  dirigenti e  tecnici: si torna in Eccellenza

Sansepolcro, storia di una stagione orribile. Cacciati dirigenti e tecnici: si torna in Eccellenza

di Claudio Roselli

Un anno fa esatto – era il 7 maggio 2023 – il festeggiava il ritorno in serie D con il sorpasso all’ultima giornata sull’Ellera dopo la vittoria sul Foligno che invece scendeva in Promozione. A distanza di dodici mesi, Foligno ha ritrovato la D (seppure con una società diversa, la Fulgens), mentre la piazza calcistica si sta leccando le ferite di una retrocessione anche incredibile sotto certi aspetti, ma purtroppo meritata. Nemmeno l’ultima occasione utile è stata sfruttata, tanto che l’Orvietana ha ringraziato e nel girone E i play-out nemmeno ci saranno. Tre soli punti nelle ultime 11 partite e appena 24 gol messi a segno in 34 giornate, ovvero l’attacco più sterile del lotto. Quella società che si era sempre distinta per saper fare quadrato con successo nei momenti più complicati, stavolta è ricorsa ai ribaltoni: tre allenatori cambiati (Bricca, Bonura e Catacchini), un record; via il diggì Guerri e il diesse Falcinelli il 17 ottobre, con Farinelli e Monni rispettivi sostituti; dimissioni del presidente Lacrimini (rientrate, ma non nella carica), esonero di Bricca dopo una vittoria esterna; rivoluzione di dicembre sia in società, con Marcello Brizzi nuovo presidente dopo una vacatio di quasi due mesi, sia nell’organico, poi la parentesi più bella e infine il clamoroso epilogo.

È come se insomma il avesse vissuto tre-quattro stagioni in una: la partenza stentata, la risalita contro le avversarie più quotate e l’autentico tracollo da Figline in poi, con anche qualche decisione arbitrale molto dubbia, vedi l’espulsione quasi immediata di Mezzasoma nella gara in casa contro il Cenaia, che era avanti 1-0. Nelle annate storte – si sa – anche la fortuna non è benevola: basterà ricordare la messe di legni colpiti (gli ultimi di Fracassini contro Montevarchi e San Donato Tavarnelle), per quanto con i "se" e con i "ma" non si vada da nessuna parte. Uscito Bricca, è arrivato Bonura, più temprato a queste latitudini e lo scossone con Catacchini ha prodotto appena un punto in cinque gare.

Se così è andata, evidentemente delle responsabilità ci sono perché le categorie non esistono a caso e la D è un’altra cosa dell’Eccellenza: allenatore di esperienza, portiere e attaccante d’area sono prerogative essenziali a tutti i livelli e solo su queste tre figure qualcosa è mancato, come resta un mistero la caduta libera nella parte finale del campionato. Si sta ipotizzando di inoltrare domanda di ripescaggio: il cda del Vivi Altotevere lo avrebbe messo fra i punti all’ordine del giorno della riunione. Ma senza un cambio di passo, inutile sperare di riprendersi la D dalla porta di servizio.

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