Lavori al Fedini, nuove polemiche A rischio il match con l’Altopascio

Gli interventi nello stadio sono destinati a proseguire ancora a lungo: niente da fare anche per il 2 ottobre?

Migration

SAN GIOVANNI

La telenovela del Fedini continua. E così anche la protesta degli ultras, gradinata ‘Marco Sestini’, come ha evidenziato il lungo striscione appeso alla recinzione davanti alla sede sociale del Marzocco.

Riaprire lo stadio pare un problema assai più lungo, tanto ancora c’è da lavorare. Quindi, sembra che anche la prossima gara interna del 2 ottobre con l’Altopascio, si debba disputare fuori casa, forse ancora al ‘Del Buffa’ di Figline. E proprio su questo importante argomento il direttore Morandini ha detto: "Mi sono messo in contatto con i dirigenti del Figline, per precauzione, per la gara contro l’Altopascio".

Alla società del Marzocco, tanto seria e responsabile, giocare le gare in campo neutro costa migliaia di euro, fra spese e scarsi incassi. Tornando alla civile protesta dei tifosi, con lo striscione "Incertezze, ritardi, lavori pietosi, a pagare sono sempre i tifosi!", il vicepresidente Marco Merli ha affermato: "Lo striscione l’abbiamo fatto togliere subito, perché davanti alla sede non vogliamo questi comportamenti". E aggiunge: "Sarà difficile giocare in casa anche la partita del 2 ottobre contro l’Altopascio. Questa situazione ci danneggia economicamente. Speriamo che il ‘Fedini’ ci venga restituito in tempo. La società però deve comunicare alla Lega sette giorni prima, dove si giocherà".

Una situazione preoccupante. Il timore che si salti anche la gara del 2 ottobre esiste, perché ci sono ancora non poche opere da completare. E i giorni che restano sono soltanto cinque, perché entro lunedì 26 settembre, la società deve comunicare alla Lega, ribadiamo, lo stadio dove di disputerà il match con l’Altopascio.

La squadra oggi riprenderà gli allenamenti, rientreranno in gruppo Manunta e Zhar. La prossima partita, spostata per le elezioni, gli azzurri la giocheranno mercoledì 28 settembre a Piancastagnaio (ore 15).

Giorgio Grassi