L’Arezzo vuol riscrivere la storia al Curi. Assalto al Perugia dopo 38 anni di attesa

L’unico colpo del Cavallino nelle sfide giocate in Umbria è datato 1986. A Indiani manca un punto per conquistare i playoff

di Andrea Lorentini

AREZZO

Sbancare il Curi per conquistare una vittoria che a Perugia manca da ben 38 anni, sigillare i playoff e guadagnarsi l’opportunità di scalare qualche altra posizione in ottica degli spareggi per la B. Con appena una manciata di tifosi al seguito e senza il supporto dei gruppi organizzati per le note limitazioni imposte alla trasferta, l’Arezzo ha più di un buon motivo per regalarsi tre punti questo pomeriggio a Pian di Massiano nel derby numero 31 che di disputa nel capoluogo umbro. Dall’altra parte ci sono i biancorossi che vogliono tentare ancora l’assalto al titolo di miglior quarta, cancellare la brutta prestazione contro la Vis Pesaro, e preparare al meglio gli spareggi. L’unico colpo amaranto nei derby giocati in Umbria è data 15 giugno 1986. Prima e dopo, nei 30 precedenti, nessun altra gioia.

Al Cavallino basta un punto per la matematica playoff, ma vuole l’intera posta per provare a superare almeno una tra Pontedera e Juventus Next Gen e per non dare speranze di sorpasso al Rimini, decimo a -2. Il dilemma della settimana è ruotato intorno al modulo: conferma del 4-2-3-1 o virata verso il 4-3-3 rispolverato nel secondo tempo contro la Torres e che ha fornito risposte positive. Indiani, come consuetudine, ha nascosto la squadra negli ultimi due allenamenti disputati a porte chiuse, ma la sensazione è che in partenza ci saranno ancora i tre tenori alle spalle di Gucci. Il centravanti sarà uno degli ex della sfida e vorrà incrementare ulteriormente il suo bottino. Vincere al "Curi" non sarà semplice. Lo dicono anche i numeri. In casa il Perugia è sempre andato forte ed è reduce da sei successi nelle ultime sette gare interne. Davanti al proprio pubblico ha perso una sola volta in tutta la stagione.

Per abbattere il fortino Curi servirà sopratutto ritrovare il miglior Guccione e il miglior Pattarello. I due mancini, 8 reti a testa, sono stati spesso determinanti, ma stanno attraversando un periodo di appannamento complice, per il numero 10 una fastidiosa infiammazione al ginocchio. Per i resto soliti ballottaggi in difesa dove a destra Donati è favorito su Renzi, mentre al centro dovrebbe tornare Polvani. In mediana si va verso la conferma della coppia Mawuli-Damiani anche se Indiani ritrova Bianchi come prima alternativa. Catanese e Settembrini scalpitano e rappresentano opzioni a gara in corso in caso di variazione tattica.

Il Perugia, reduce dalla retrocessione dalla B, non è mai decollato, ma resta organico con valori importanti. Formisano pare intenzionato a proporre uno schieramento più offensivo per risolvere il mal di gol. Ecco allora che non è da escludere la coppia Ricci-Matos alle spalle di Vasquez. La vittoria dell’andata al comunale fu la scintilla per l’Arezzo che da quella notte in avanti ha mostrato una crescita costante salvandosi con largo anticipo e guadagnandosi, di fatto, i playoff. Fare cappotto sarebbe la ciliegina sulla torta per riscrivere la storia e riaggiornare gli archivi da quell’indimenticabile 15 giugno 1986.

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