Il Montevarchi non c’è più: passa l’Olbia

Prestazione da dimenticare dei rossoblù che non riescono a reagire. Un gol per tempo dei sardi: evidenziati tutti i limiti dell’Aquila

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Montevarchi

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MONTEVARCHI (3-4-1-2): Giusti; Achy, Tozzuolo, Bassano (36’ pt Martorelli); Barranca (17’ st Intinacelli), Amatucci, Mercati, Martinelli; Carpani (1’ st Gambale); Jallow (17’ st Doratiotto), Lunghi (9’ st Mionic). A disp: Rinaldi, Poggesi. All. Malotti

OLBIA (4-3-1-2): Ciocci; Pisano (17’ st Pinna), Brignani, Emerson, Travaglini; Lella (27’ st Occhioni), Chierico (27’ st Giandonato), Palesi (27’ st La Rosa); Biancu (32’ st Sanna); Ragatzu, Udoh. A disp: Baroni, Van der Want, Renault, Boccia, Mancini, Demarcus. All. Canzi

Arbitro: Luongo di Napoli

Marcatori: 44’ pt Udoh; 17’ st Travaglini

Note: spettatori 300 circa; ammoniti Bassano, Chierico, Palesi, angoli 11-5.

PONTEDERA

Ahi ahi, Montevarchi. Troppo brutta per essere vera, l’Aquila è caduta duramente sotto i colpi dell’Olbia (2-0 e un gol per tempo) che senza sforzi particolari si è portata via la sua prima, meritata, vittoria esterna. Assenti già noti a parte, Dutu per squalifica e Gambale per scelta tecnica sono stati gli unici due cambiamenti nella formazione iniziale a 4 giorni dal k.o. di Ancona, con Lunghi alla prima da titolare (il diciottenne era il più giovane tra i 22 subito in campo) e a fianco di Jallow, terminali del 3-4-1-2 divenuto ormai il marchio di fabbrica montevarchino. Chiaro il leit motiv dell’incontro (quanto poi le intenzioni siano andate a braccetto con la realtà è un altro discorso) tra due squadre appaiate nella parte destra della graduatoria e vogliose di approfittare dell’occasione per scavare un fossato sulla zona rossa: Montevarchi col pallone tra i piedi e Olbia col suo 4-3-1-2 pronta a chiudersi per ripartire sfruttando la velocità dei brevilinei Ragatzu e Biancu e l’agilità di Udoh negli spazi larghi.

E sarà proprio questa la situazione che l’Aquila pagherà pochi istanti prima del tè. Dopo aver rischiato di brutto sul destro a botta sicura di Biancu respinto dal palo alla sinistra di un Giusti superato (26’) Malotti è stato obbligato a muovere le pedine dello scacchiere con l’uscita di Bassano (infortunatosi) per Martorelli, scalando Martinelli sui tre di difesa, traghettando Barranca a sinistra e il nuovo entrato a destra della mediana. Da lì il Montevarchi ha espresso il meglio di sé impegnando Ciocci con Martinelli e Mercati nell’arco di 3’. L’ondata travolgente di entusiasmo ha fatto però dimenticare completamente l’attenzione difensiva, e così da un angolo a favore dei locali, Udoh in ripartenza ha percorso indisturbato la metà campo avversaria per piazzare il sinistro dello 0-1. Al rientro in campo Malotti ha dato ulteriore gas inserendo Gambale e passando al 4-3-3, ma il tempo degli esperimenti – infruttuosi – è durato lo spazio di 17’, quelli necessari a Travaglini per far capitolare Giusti con un rasoterra dall’interno dell’area.

Il significato del confronto diretto numero 19 (quarta vittoria dei sardi) si è spento lì, anche se un salvataggio di Giandonato sulla linea al 31’ (inzuccata di Martorelli) e soprattutto un destro dell’ex Doratiotto spedito incredibilmente oltre la traversa a porta spalancata al 40’, hanno certificato la serata-no del Montevarchi.

Stefano Lemmi