Arezzo, Manzo chiede scusa ai tifosi "Indiani non si tocca, ora la serie C"

Il presidente si è confrontato con la squadra per oltre un’ora. "Umiliato dalla sconfitta col Terranuova"

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di Andrea Lorentini

"Come proprietario, mi sono sentito umiliato contro il Terranuova. Chiedo scusa a tutti i tifosi. Subito dopo la fine della partita era molto deluso. Per questo ho voluto incontrare la squadra e l’allenatore". Guglielmo Manzo è arrivato allo stadio intorno alle 14. Una breve riunione con Giovannini e poi si è confrontato con giocatori e staff tecnico per oltre un’ora nella pancia del comunale. Un summit lungo, schietto, necessario dopo la prestazione sconcertante sotto ogni profilo di domenica.

"Ci siamo chiariti cercando di capire insieme il perché di questa altalena di risultati fino al disastro di Terranuova. Ho avuto rassicurazioni che non accadrà più. Abbiamo affrontato vari aspetti come quello relativo alle espulsioni, ben cinque, che sono effettivamente troppe. I ragazzi spero abbiamo capito che la maglia dell’Arezzo si suda e si onora in ogni circostanza".

Poi Manzo va dritto al punto. "Ho chiesto ai calciatori di pensare più al collettivo e meno a loro stessi. Guardarsi meno allo specchio ed essere più cattivi, sportivamente parlando. Esigo che scendano in campo con la giusta rabbia e determinazione".

Il presidente rilancia quello che è l’obiettivo. "Siccome ho sentito e letto cose non vere, a scanso di equivoci ribadisco che noi vogliamo andare in serie C con tutte le nostre forze per riportare questo club nel posto che merita che per me è la serie B. Non hanno alibi: devono vincere il campionato. Punto. Ho spiegato alla squadra i sacrifici, economici e non solo, che la società sta facendo".

Dopo Terranuova sul banco degli imputati è finito sopratutto Paolo Indiani. La posizione del tecnico non è sembrata più così solida. Il patron smentisce possibili avvicendamenti sulla panchina.

"Ho rinnovato personalmente la fiducia all’allenatore. L’abbiamo scelto ad inizio stagione perché crediamo fortemente nelle sue capacità. Ha tutta la nostra stima e sono convinto che ci potrà portare alla vittoria finale".

Intanto il mercato ha riservato una sorpresa perché l’Arezzo ha tesserato si, il classe 2004 tanto atteso, ma non si tratta di un terzino come più volte annunciato, bensì di un esterno d’attacco che va ad aggiungersi ad una batteria già folta che comprende i vari Bramante, Convitto, Gaddini, Pattarello.

Si tratta di Raffaele Cantisani, prelevato in prestito dal Crotone dove ha collezionato 11 presenze e 3 gol con la Primavera e tre gettoni e una rete in coppa Italia con la prima squadra.

Giovannini spiega i motivi della virata. "Alla fine non abbiamo preso il terzino perchè nel fare le valutazione ho recepito anche le indicazioni arrivate dallo staff tecnico e ci siamo orientati sulla quota in un ruolo differente. Cantisani è un ragazzo interessante che non voleva più stare in Primavera e aveva il desiderio di misurarsi con i grandi. Un pò come è successo in estate con Damiani. Ci dà un’alternativa in più là davanti tenendo conto anche che Gaddini dobbiamo gestirlo nel suo percorso di pieno recupero dai problemi accusati nella prima parte di stagione".