Arezzo e il ripescaggio: frenetica attesa

Gli organi competenti devono valutare se le domande di ripescaggio presentate siano in regola. E poi i ricorsi al Collegio del Coni

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di Fausto Sarrini

Un’altra giornata di attesa in casa Arezzo. La società amaranto ha depositato nella giornata di lunedì, con un quarto d’ora di anticipo sul termine ultimo previsto per le ore 19, la documentazione richiesta dalle norme federali per poter partecipare alla corsa per il ripescaggio. Una corsa dalla quale si è tolto il Rimini, mentre la Fidelis Andria è uscita ad ottenere le due fideiussioni e a versare il contributo straordinario di 300mila euro. Il risultato quindi vede una graduatoria con Latina, Lucchese, Fidelis Andria, Pistoiese, Siena e Arezzo. Ecco le sei società che corrono per un posto in C. Ovviamente però servono ancora delle condizioni.

Prima di tutto che il contributo a fondo perduto pari a 300mila euro sia stato versato correttamente, che la documentazione sullo stato di salute economica e quella sull’impianto sportivo sia in regola, e poi che le due fideiussioni siano altrettanto in regola. Ogni club deve aver depositato 300mila e 350mila euro, in polizze assicurative o bancarie. Poi gli organi competenti, quelli di Figc e Lega Pro, dovranno confermare il tutto, vale a dire il buon esito dell’iter intrapreso da ogni pretendente.

Ecco spiegato il motivo per il quale l’Arezzo, ma anche altri club, hanno confermato di aver depositato i documenti attendendo l’esito del controllo. L’ansia si taglia a fette anche perchè poi la corsa al ripescaggio non è finita.

Oggi ad esempio scadranno i termini per correre alla riammissione al posto del Gozzano. I piemontesi hanno preferito restare in serie D, da qui la necessità per la Lega Pro di colmare quel vuoto nell’organico, procedendo con la salita della migliore seconda nel panorama della Lega Dilettanti, vale a dire il Football Club Messina. Ma non è finita. Alla mezzanotte di lunedì sono scaduti i termini per presentare ricorso al Collegio di Garanzia del Coni delle società escluse in prima e seconda istanza dalla Covisoc, l’organo di controllo sullo stato di salute dei club professionistici. Sambenedettese, Novara, Carpi, Casertana e Paganese hanno presentato le proprie ragioni al Collegio di Garanzia che si esprimerà a quanto pare entro il prossimo 26 luglio. Il giorno dopo, ricevendo i verdetti, via al Consiglio Federale che deciderà in base alla decisione del girone precedente quanti posti saranno liberi e come colmare quei vuoti. In poche parole da qui a una settimana ogni giorno potrebbe portare ad un verdetto fino alla composizione dei gironi. Nel mezzo però oltre alle norme burocratiche c’è il mercato e una rosa da allestire. L’Arezzo - come la Lucchese che ha posticipato il ritiro in attesa di novità sul fronte ripescaggio - si trova a metà del guado. Il Cavallino ha alcuni ‘colpi in canna’. Le conferme di Cutolo e Pinna, gli arrivi di Strambelli, Ferri Marini, Biondi, Foggia, ma di fatto senza conoscere la categoria è una sorta di limbo quello che vivono le società in corsa per il ripescaggio, consapevoli però che nei prossimi giorni per forza di cose dovranno riprendere gli allenamenti.