Il Polifonico rompe il cerchio: non solo cori, tanta musica e notti nelle piazze in centro

Il Guidoneum affolla per una settimana le serate: jazz, folklore, moderna. E riporta i concerti all'aperto anche di notte. Stasera il brivido dei Viulan

Jazz a San Francesco

Jazz a San Francesco

Arezzo, 22 agosto 2018 - Il Polifonico rompe il cerchio. Attraverso il Guidoneum lascia i soli confini della musica polifonica e prova ad andare alla conquista del centro.

Il Concorso corale resta intatto nella sua integrità: si svolgerà tra giovedì e sabato concentrando la classica sfida tra i gruppi in arrivo da tutto il mondo, anche se un po' calati rispetto al solito.

Ma nell'anticipo il festival si apre all'altra musica, inserisce nel cartellone jazz, musica moderna, folk. E soprattutto sperimenta due filoni nuovi. Uno è quello notturno, con eventi in partenza anche alle 23, al di là delle classiche abitudini aretine. L'altro èm lo sbarco nelle piazze del centro.

E' il caso ad esempio di San Francesco. Il sagrato da anni aspettava una sua occasione per riproporre la musica in piazza, e l'ha trovata. L'altra i ritmi degli Umagroso, ieri sera il buon jazz. Stasera non in piazza ma nella sede della Fondazione la serata geniale dei Viulan.

Alle radici della musica, un gruppo che da anni insegue sul filo degli Appennini i canti tradizionali, li ripropone, tra musica e l'uso impressionante delle voci. Un gioiello che da tempo si sviluppa in città, forte dell'arrangiamento musicale di Giorgio Albiani e del sapiente contributo strumentistico di Silvio Trotta, che vanta grandi riconoscimenti internazionali e che ora ha l'occasione di essere proposto nel cuore del festival musicale più importante dell'anno.

Al centro le voci di  Lauro Bernardoni, Lele Chiodi e Carlo Pagliai. Domani un'altra occasione, quella del duo Mastrangelo-Re che si esibirà domani, stessa sede, in coda alla performance di Eva Mei.