Bernardini candidato Pd: "La mia Cortona? Unire il centrosinistra, mano tesa a Vignini"

La prima intervista dopo la scelta del partito. "Temi centrali l'economia, la sanità e la cultura". Il nodo delle alleanze

Andrea Bernardini

Andrea Bernardini

Arezzo, 1 febbraio 2019 - Andrea Bernardini, attuale Assessore, correrà a Cortona per il Pd al posto del sindaco in carica Francesca Basanieri. E’ il primo candidato cortonese ufficiale alle prossime amministrative del 26 maggio. Lo ha deciso l’Unione Comunale del PD che lo ha votato all’unanimità. 36 anni, ingegnere ambientale ha oggi le deleghe all’ambiente, alle politiche sociali, sanità e allo sport.

Una candidatura che arriva dopo un percorso interno al partito che dura già da parecchie settimane e che alla fine l'ha scelta all'unanimità. Che effetto le fa? 

La riunione di martedì 29 gennaio è stata davvero molto emozionante e ascoltare tutte quelle belle parole nei miei confronti mi ha fatto estremamente piacere. Mi sento una grande responsabilità sulle spalle ma allo stesso tempo sono molto orgoglioso. Il percorso partito per tempo e in maniera partecipata e trasparente ha consentito questa unità che sarà per me fondamentale nelle prossime settimane

La sua sarà una candidatura in continuità con l'Amministrazione Basanieri?

In questi anni abbiamo fatto davvero molto in tanti settori tra cui, in primis, l’edilizia scolastica, l’ambiente, i lavori pubblici nelle nostre numerose frazioni, le politiche sociali. Nella prossima legislatura dovremo completare varie opere che non riusciremo a concludere in queste ultime settimane e affrontare sfide non facili su terreni anche di non esclusiva competenza dei Comuni. Ovviamente ogni legislatura si è sempre contraddistinta in qualcosa di particolare e anche io proporrò un programma innovativo che guardi a quale Cortona vorremmo nel 2024 e negli anni a venire

Che campagna elettorale ha in mente?

Un campagna elettorale di analisi dei bisogni del nostro territorio e ascolto dei cittadini. In questi anni di Assessorato non mi sono mai sottratto al confronto e al dialogo con chiunque lo abbia richiesto, credo che la politica vera sia questa, soprattutto a livello locale dove quello che conta non è tanto l’appartenenza politica ma la capacità di interpretare le esigenze della gente e offrire le risposte più adeguate.

Nelle prossime settimane proporremo incontri con tutti gli attori del nostro territorio dai sindacati, alle associazioni di categoria, agli imprenditori, al mondo del terzo settore, della cultura e del turismo, proprio per condividere un progetto a lunga scadenza.

In questa campagna elettorale il Pd è un valore aggiunto o un peso?

Il Pd nazionale sta vivendo da un po’ di tempo un periodo di crisi ma mi auguro che con il Congresso in corso si riesca a ripartire e porsi come riferimento di un’ampia fetta di cittadini. Qui a Cortona, però, il partito è ancora forte e radicato, la presenza di ben 51 delegati alla riunione provenienti da tutte le frazioni del territorio ne è una dimostrazione. Non credo gli altri partiti e movimenti a Cortona possano fare lo stesso. Da questo si deve ripartire con l’obiettivo tuttavia di non isolarsi ma di aprirsi il più possibile

La sua Cortona, come se la immagina?

Cortona, come sanno tutti, non è un Comune come gli altri ma ha una storia, una bellezza. Abbiamo un territorio vastissimo e dovremo cercare di dare risposte a tutte le frazioni. Abbiamo potenzialità enormi che credo vadano utilizzate al massimo.  Cortona può e deve essere il riferimento turistico e culturale, ancora di più di oggi sia a livello nazionale che internazionale. Ci troveremo di fronte a scelte importanti di sviluppo economico e urbanistico. Il mondo sta cambiando e si sta innovando fortemente e non possiamo rimanere indietro. Dovremo essere in grado di guidare e indirizzare queste scelte verso la ricerca del bene comune.

È tempo di guardare anche alle alleanze nell'area del centro sinistra. Come si muoverà?

Vorrei che Cortona diventasse un modello e un laboratorio nel quale forze politiche, sindacati, mondo delle associazioni e semplici cittadini si riconoscano per i valori che esprime senza divisioni, ma con il solo obiettivo del bene comune, della solidarietà e della giustizia sociale.Il mio vuole essere quindi un appello a tutti coloro che hanno a cuore la nostra Comunità, ai giovani e meno giovani, agli utilizzatori dei nuovi social o dei tradizionali strumenti, per costruire un programma insieme per la Cortona del 2024 e anche oltre, con la consapevolezza che ognuno può dare il proprio contributo ed essere decisivo per evitare una pericolosa deriva anche nel nostro Comune.

Ci sono stati nelle scorse settimane già vari incontri con forze politiche con cui storicamente c’è sempre stata unità d’intenti. Le difficoltà e le differenze non mancheranno ma sono più le idee che ci uniscono di quelle che ci dividono e quindi sono assolutamente fiducioso che riusciremo a creare un grande collettivo, a cui auspico faccia parte anche una componente di società civile trasversale al mondo politico che però crede in determinate idee e nella mia figura. In questo momento storico secondo me si deve andare anche oltre gli schemi soliti e guardare alle competenze e alle capacità delle persone

Sempre in tema di alleanze. A fine anno un'altro Andrea che lei conosce bene, l'ex sindaco Vignini, ha dichiarato l'intenzione di tornare a dire la sua proponendosi anche come candidato di una cordata civica. Con lui vi siederete a tavolino per trovare un punto di incontro?

Con Andrea ho sempre avuto un ottimo rapporto e la stima sia personale che politica non è mai mancata e credo sia ricambiata anche da parte sua. E’ una persona che tiene molto al territorio ed è preoccupato, come me, che ci sia una pericolosa deriva anche nel nostro Comune. Dalla prossima settimana ci metteremo al lavoro sui temi fondanti tra cui lo sviluppo economico, la sanità e la cultura. Ricercheremo un’intesa.

Un'ultima domanda dedicata alla politica nazionale. Per chi vota al congresso del Pd?

Il mio voto andrà a Zingaretti ma spero indipendentemente da chi vincerà che il PD si riappropri di quel ruolo baricentrico e di riferimento nel panorama politico nazionale.