Andrea Vignini "pronto a scendere in campo per la mia Cortona"

Intervista a tutto tondo all'ex Sindaco della città etrusca che si dice deluso dal centro sinistra locale e sta mettendo insieme una lista civica in vista delle prossime amministrative 2019

Andrea Vignini

Andrea Vignini

Cortona, 12 dicembre 2018 - Vuole "suonare una sveglia nel letargico panorama politico cortonese”. Per questo l’ex Sindaco Andrea Vignini torna in campo rompendo gli indugi e il silenzio in vista delle prossime amministrative di primavera e si dice pronto, se necessario, anche a candidarsi come Primo Cittadino.

Vignini come nasce questa scelta?

E’ la situazione politica italiana ogni giorno più confusa e un quadro locale non meno deludente ad avermi fatto decidere. Confesso di avere a lungo esitato, nella speranza che i partiti della sinistra si decidessero finalmente a battere un colpo decisivo.

In questi ultimi mesi, un numero sempre maggiore di persone provenienti dalle più disparate storie politiche o anche prive di qualsiasi trascorso in questo campo, mi ha più volte sollecitato affinché volessi mettere a disposizione la mia esperienza per provare a scongiurare quella che, pur nel totale rispetto delle regole dell’alternanza, riteniamo sarebbe una grave iattura per le profonde radici democratiche cortonesi, ovvero la vittoria del centro destra che sta già spazzando il Paese. È una prospettiva che preoccupa e che ritengo dovrebbe impedire sonni tranquilli a ogni cittadino consapevole.

Sul piano nazionale come giudica la situazione attuale?

L’esperienza di Liberi e Uguali a cui io stesso avevo affidato le mie speranze è ormai fallita. Potere al Popolo e Rifondazione Comunista, sia detto con tutto il dovuto rispetto, appaiono allo stato dei fatti come forze divise e residuali. Altre storiche sigle di ispirazione socialista sono ormai ridotte, purtroppo, entro ristretti recinti nostalgici. Lo stesso PD, tra candidature alla segreteria che spuntano come funghi per poi morire nello spazio di un mattino e voci sempre più insistenti di scissione da parte dell’area renziana, sembra inesorabilmente avviato sul viale del tramonto.

Ha parlato di un quadro deludente del centro sinistra anche sul piano locale, perché?

A meno di sei mesi dalle prossime elezioni amministrative non vi è alcuna certezza e ancora ci si muove a tentoni tra voci insistenti di un presunto passo indietro da parte dell’attuale sindaco, lunghi e assordanti silenzi del partito di maggioranza relativa e tardive smentite. D’altra parte quello della scelta del candidato è solo uno dei problemi in campo e non il più grave, almeno a mio modesto giudizio. Infatti ad oggi non vi è traccia alcuna né di un’alleanza elettorale, né di un programma degno di questo nome da proporre agli elettori. Non è mia intenzione offendere nessuno, ma è innegabile che questi comportamenti rappresentino la spia di una debolezza politica che personalmente non posso fare a meno di sottolineare, seppure con autentico dispiacere.

Che tipo di percorso politico sta mettendo in piedi?

Sono convinto che Cortona possa divenire un laboratorio importante per una nuova politica fatta da movimenti democratici di matrice civica capaci di impegnarsi direttamente nei rispettivi territori, ma anche di collegarsi a livello provinciale, regionale e nazionale per costituire una rete in grado di fermare l’avanzata dei diversi e dannosi populismi che, a causa degli errori di tutti noi, stanno ormai imperversando in Italia. Attenzione, deve essere chiaro che questa iniziativa di cui, senza smanie di protagonismo, mi sto facendo semplice portavoce nasce per unire e non per dividere.

La sua è una “chiamata alle armi”?

Rivolgo il mio appello non solo e non tanto ai partiti politici tradizionali, ma soprattutto a quell’ effervescente mondo del lavoro, della cultura, dell’imprenditoria e del commercio che opera nel nostro Comune, alle associazioni culturali e sociali che lo animano e in generale a tutti coloro che sono disposti a impegnarsi per impedire una deriva reazionaria nel nostro territorio. Nei prossimi giorni apriremo una pagina Facebook ufficiale su cui pubblicizzeremo le nostre riunioni e iniziative e ci doteremo di un indirizzo mail a cui i cittadini potranno contattarci per dialogare direttamente con noi. Venite, partecipate, portate le vostre conoscenze, le vostre competenze e le vostre idee.