Negozi aperti dopo cena in estate. La proposta del sindaco di San Giovanni

Maurizio Viligiardi è tornato su una sua vecchia idea. "Se vogliamo intercettare i flussi turistici - ha detto - bisogna trovare nuove soluzioni".

Il centro storico di San Giovanni

Il centro storico di San Giovanni

Arezzo, 26 marzo 2018 - Negozi aperti d’estate dopo cena? A San Giovanni se ne sta parlando e tra i principali promotori di questa operazione il sindaco Maurizio Viligiardi, che nelle ultime ore ha riproposto un’idea che accarezza da tempo. In Valdarno il numero dei turisti è in continua crescita. Oltre 380.000 presenze annue, con un trend in crescita costante. Perché non sperimentare, nel periodo estivo, l’apertura serale dei negozi? La proposta è stata rilanciata in questi ultimi giorni dal sindaco di San Giovanni Valdarno ed ha come interlocutori, ovviamente, gli operatori della città di Masaccio. Viligiardi lanciò l’idea già nel gennaio scorso, in occasione di un incontro pubblico sul futuro del centro storico organizzato dal gruppo Cresce San Giovanni e lo fece rivolgendosi alla responsabile della delegazione cittadina di Confcommercio Laura Cantini. Adesso ha ribadito la sua proposta.

”Sono almeno due anni che chiedo di fare un mese di sperimentazione, o a giugno o a luglio, tenendo i negozi del centro aperti anche dopo cena – ha detto il sindaco - . Certo, bisogna prima provare e poi valutare i risultati. E’ chiaro che non si può pensare di tenere le saracinesche aperte da giugno a settembre fino a chissà quale ora. Ci vuole una regolamentazione precisa da studiare insieme alle associazioni di categoria. Ma questa operazione è rivolta soprattutto ai tanti turisti che soggiornano in Valdarno e che magari sono propensi a visitare la nostra città non la mattina e il pomeriggio, quando magari si trovano a Firenze e Siena, ma la sera. Una volta rientrati, riposati e pronti per andare a cena – ha detto Viligiardi - potrebbero venire nel nostro centro storico per cenare ma anche per fare un po’ di shopping. Sostanzialmente anche le associazioni di categoria sono d’accordo, però bisogna trovare il modo di dare il via a questa operazione”.

Per Maurizio Viligiardi sarebbe un bel segnale e comunque verrebbe sviluppato un nuovo tipo di organizzazione di cui c’è necessità. “ Il periodo di congiuntura negativa non è ancora finita – ha aggiunto - . I consumi sono un po’ ripartiti, ma non hanno la stessa dimensione del periodo pre crisi. Senza contare che ci sono anche altre modalità di acquisto, mi riferisco, all’on line, che distolgono parte delle risorse che prima erano destinate all’acquisto nei negozi tradizionali. Quindi – ha concluso - o ci mettiamo tutti nella logica di creare nuove occasioni di attrazione, oppure continueremo solo a piangerci addosso”. In base agli ultimi dati resi noti, che risalgono al 2015, il Valdarno può contare su 380.303 presenze turistiche e 107.949 arrivi. Il comune con il maggior numero di presenze è risultato essere Cavriglia, con 116.896. Staccati Bucine (65.385), Terranuova Bracciolini (65.266), Montevarchi (37.220), Loro Ciuffenna (22.768), Laterina (22.563), Pergine Valdarno (20.957), San Giovanni Valdarno (14.836) e Castelfranco Piandiscò (14.412).