Mega-commessa per la Tratos di Pieve Santo Stefano: cavi per la ferrovia britannica

Un'operazione da 150 milioni annui di sterline, con la possibilità di rinnovare per altri due anni

Maurizio Bragagni, ceo di Tratos Ldt e artefice dell'operazione

Maurizio Bragagni, ceo di Tratos Ldt e artefice dell'operazione

Arezzo, 21 maggio 2021 - Un altro prestigioso successo imprenditoriale per l’azienda Tratos di Pieve Santo Stefano: l’accordo con la Network Rail consistente nella realizzazione di cavi per la rete ferroviaria britannica. Pensiamo soltanto alla portata di un’operazione che significa 150 milioni di sterline ogni anno, con assieme la possibilità di rinnovare per altri due anni, quindi un totale di un miliardo e mezzo. Dopo la recente quanto pur sempre consistente commessa da parte di Tim, della quale è diventata oramai fiduciaria, la realtà della famiglia Bragagni Capaccini si è garantita un’altra maxi fornitura di dimensioni ben diverse. Dalla Valtiberina partirà la rete di cavi, definita di potenza e segnalamento, della ferrovia reale. Figura chiave dell’operazione sarebbe Maurizio Bragagni: la strategia decisiva per ottenere l’appalto sarebbe nata sette anni fa grazie soprattutto a lui, che è il pioniere in Inghilterra di Tratos, concretizzandosi poi ora, nel bando aperto da Network Rail, che è una società a carico delle infrastrutture inglesi.