"Ieg? Troppo presto l'assemblea del 25". Guasconi: "Non è detto si decida"

Parla il presidente della Camera di Commercio. "Niente contro il gigante fieristico, anzi: ma il caso è complesso e non capisco perché tanta fretta, il tempo c'è"

Guasconi

Guasconi

Arezzo, 4 gennaio 2019 - «Mi pare arduo arrivare a una valutazione complessiva della proposta di Ieg da qui al 25 gennaio». Pacato ma fermo il presidente della Camera di Commercio di Arezzo e Siena Massimo Guasconi che non si sottrae alle domande nonostante la tempesta gli sia capitata tra capo e collo a meno di due mesi dalla sua nomina. Si è insediato il 12 novembre Guasconi, «e capirete le mie difficoltà, questa è una vicenda che viene da lontano e mai mi ero occupato del pregresso».

Si è però rimesso subito in carreggiata, «in questi giorni sono stato in continuo contatto con i vicepresidenti aretini Anna Lapini e Andrea Fabianelli, oltre naturalmente a tutti gli altri membri della giunta camerale». Quanto alla ricostruzione cronologica fatta dal presidente di Arezzo Fiere Andrea Boldi, Guasconi puntualizza: «Il precedente cda della Camera di Commercio di Arezzo, quando la fusione non c’era ancora stata, ha fatto la diffida a trattare il 18 settembre. Vero, ma altrettanto vero è che la proposta è piombata come fulmine a ciel sereno nel mezzo delle festività natalizie. Oltretutto il sottoscritto è in possesso soltanto di 16 pagine dell’offerta, mancano gli allegati che sono un pezzo importante della proposta stessa».

Nulla contro Ieg, specifica Guasconi. «Ma quello che vogliamo è un minimo di tempo per ragionare sulla complessità del caso, per capire meglio termini e prospettive, senza la paura di un capestro dietro l’angolo. Non capisco questa fretta smodata quando c’è tutto il tempo per confrontarsi, fra soci pubblici ma soprattutto con il territorio che è il primo beneficiario se le cose si indirizzano nella direzione giusta».

Né vale, a giudizio di Guasconi, lo spettro della fuga di Ieg se la proposta non dovesse essere accolta o se comunque i tempi fossero destinati a slittare. «La clausola di anticipo dell’opzione di acquisto - specifica - è prevista non nel contratto di affitto delle fiere, bensì in un successivo protocollo firmato da Ieg e Regione. E quindi ne vanno capiti natura e vincoli. In ogni caso, bisogna discutere, non sono contrario pregiudizialmente a Ieg, anzi il rapporto con questo importantissimo polo fieristico va incoraggiato e coltivato. Però, per favore, non mettete fretta, non succede niente se il 25 l’assmblea, che è sovrana, decide di non decidere ancora».

Aggiunge, il presidente della Camera di Commercio, di voler ricercare a tutti i costi «una posizione comune tra i soci pubblici che insieme detengono quasi il 90% delle quote. Indispensabile il dialogo con la Regione, il Comune e la Provincia di Arezzo con l’obiettivo di operare per il bene di Arezzo Fiere e di riflesso dell’intero territorio. E non penso solo agli orafi, ma anche agli hotel, ai ristoranti, ai fornitori, ai taxistio, ai negozio, a tutto quanto fa indotto».