"Fiere a Ieg? Avanti tutta, acquisto vicino": il presidente Cagnoni a ruota libera

Nessun dubbio dell'amministratore: "Incontri serrati per la soluzione". E non esclude sia solo il primo passo di una strategia verso Firenze e la regione

Il presidente di Ieg Lorenzo Cagnoni (Foto PasqualeBove)

Il presidente di Ieg Lorenzo Cagnoni (Foto PasqualeBove)

Arezzo, 28 ottobre 2019 - Almeno a una cosa Gold Italy sarà sicuramente servita, quella di riavvicinare Arezzo Fiere a Ieg. E la conferma arriva da Lorenzo Cagnoni, leader del colosso riminese.

Presidente Cagnoni, come si esce da questo appuntamento aretino? «Ve lo dico papale papale: non stiamo per niente rimpiangendo l’impegno messo su Arezzo. E l’edizione di Gold Italy ce lo conferma sempre più».

E’ davvero così? «Perché questo dubbio?».

Era sembrato scemare l’entusiasmo di Ieg dopo la decadenza dell’offerta irrevocabile di acquisto... «Era dicembre 2018 quando la lanciammo ma la proposta non è andata in porto per il diniego dei soci aretini».

Appunto... «Invece il nostro interesse rimane intatto, anzi si è rafforzato anche grazie a questa fiera».

Sta dicendo che la conclusione delle trattative è vicina? «Sto dicendo che il calendario degli incontri è serrato. Il nostro interlocutore è l’amministratrice unica Sandra Bianchi che si avvale dell’apporto di Luca Benvenuti. Ci siamo parlati in fiera, ci parleremo prossimamente».

Un pronostico? «Del tutto favorevole. stiamo andando avanti in piena tranquillità e senza intoppi».

L’arrivo di Ieg era premessa a un allargamento ala congressistica. Ve lo siete scordato... «Il nostro interesse formale riguardava e riguarda l’acquisto delle due fiere dell’oro».

Punto e basta? «No, a Vicenza abbiamo già avviato un percorso sui congressi che dopo due anni sta producendo i primi frutti».

Sì, ma Arezzo cosa c’entra? «C’entra eccome. La semina deve essere accurata e attenta ma il raccolto non è dietro l’angolo, va aspettato con un po’ di pazienza».

E’ dunque possibile che oltre alle fiere, Ieg vada a occuparsi di tutte le attività? «Siamo nella mente di Giove. Nulla è impossibile, ma aspettiamo segnali concreti dal territorio aretino e non solo».

Da chi altri? «Potremmo essere interessati a un’ipotesi di intervento che riguarda anche la Toscana, con Arezzo punto di inizio».

Guardate a Firenze? «Non me lo faccia dire, ma se lo scrive non sarò io a smentire».

Torniamo a Gold Italy. Sta dando buoni risultati? «E’ presto, ma abbiamo elementi per un giudizio positivo».

Da fiera a workshop: ci è venuto il sospetto di un declassamento... «Sospetto sbagliato. Abbiamo voluto caratterizzare Gold Italy sull’aspetto dell’internazionalizzazione andando incontro alle esigenze degli operatori».

Con la piattaforma digitale e gli incontri programmati... «Una strada da proseguire senza indugi».

Sarà lo stesso anche per OroArezzo di primavera? «In parte sì, ma è soprattutto per Gold Italy che puntiamo sull’internazionalizzazione».

Auguri... «Tutti ne hanno bisogno»