
Margrethe Vestager, commissario Europeo (Afp)
Arezzo, 24 marzo 2016- L’ALLARME SCATTA ma subito rientra. Nessun problema per l’operatività di Banca Etruria neppure dopo il 30 aprile, data inizialmente indicata dall’Europa quale termine ultimo per la cessione delle quattro good banks. Il caso era esploso dopo la pubblicazione da parte de Il Fatto Quotidiano di una lettera della commissione europea, firmata da Margrethe Vestager, comprendente alcuni omissis il più importante dei quali riguardava appunto la data. «Se la banca ponte non sarà venduta entro il 30 aprile 2016, interromperà immediatamente ogni attività diversa dal recupero dei crediti in esseere a data, non svilupperà nessuna nuova attività o business, non entrerà in nuovi mercati e non acquisirà nuovi clienti».
Tradotto in parole povere, tutto ciò avrebbe significato lo stop della banca, con un ulteriore data fissata per il 22 novembre 2017, giorno entro il quale sarebbe scattata la messa in liquidazione con revoca della licenza bancaria.In realtà questo scenario appartiene allo stato dei fatti alla fantasia. Subito è intervenuto il Mef annunciando lo slittamento a settembre del termine per la vendita di Banca Etruria e delle tre sorelle andate in risoluzione.
FONTI del ministero specificano infatti che la commissione europea aveva sì indicato la scadenza di fine aprile ma che il governo italiano è al lavoro con Bruxelles per la proroga del termine a settembre. Di questo aveva parlato in modo chiaro il presidente Roberto Nicastro e questo oggi conferma l’amministratore delegato della Nuova Bpel Roberto Bertola.
«Non ci sono dubbi, la vendita potrà avvenire entro la fine dell’estate e non poteva che essere così. Impossibile cedere quattro banche in un periodo di tempo limitatissimo, ci sono passaggi burocratici da rispettare, c’è una commissione fra diritto pubblico e diritto privato di cui tenere conto, c’è l’asta, c’è l’info memorandum, insomma tutta una serie di procedure che impongono determinati tempi. Ritengo che settembre possa davero essere il mese della cessione». All’acquirente, spiega ancora Bertola, «andrà una banca sana che ha imboccato con sicurezza il trend positivo e che sta riscuotendo un bel successo con le ultime iniziative intraprese».
L’esempio, ricorda l’amministratore delegato, è quello della settimana dell’oro: «L’abbiamo prorogata per le tante richieste avute, nelle nostre filiali si sono presentati migliaia di cittadini, sono stati aperti circa duemila conti correnti e sottoscritti 500 piani di accumulo, senza considerare l’andamento al di là delle aspettative na banca sana che ha imboccato con sicurezza il trend positivo e che sta riscuotendo un bel successo con le ultime iniziative intraprese».
L’esempio, ricorda l’amministratore delegato, è quello della settimana dell’oro: «L’abbiamo prorogata per le tante richieste avute, nelle nostre filiali si sono presentati migliaia di cittadini, sono stati aperti circa duemila conti correnti e sottoscritti 500 piani di accumulo, senza considerare l’andamento al di là delle aspettative della vendita on line dei lingotti. Insomma, stiamo tornando la banca del territorio e chi acquisterà Nuova Bpel è sul territorio che investirà».
Salvatore Mannino e Sergio Rossi